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Lombardi e Fulco (Gd): 'Ricostruzioni inverosimili dell'assemblea provinciale Pd'

Caserta - Sul fatto che l'assemblea provinciale del PD di Caserta, svoltasi nella giornata di lunedì 17 giugno, sia stata un teatrino dell'assurdo, c'è, purtroppo, ben poco da obiettare. Tuttavia, secondo quanto detto da alcuni giornalisti...

Sul fatto che l'assemblea provinciale del PD di Caserta, svoltasi nella giornata di lunedì 17 giugno, sia stata un teatrino dell'assurdo, c'è, purtroppo, ben poco da obiettare. Tuttavia, secondo quanto detto da alcuni giornalisti, evidentemente in malafede ed opportunamente mascherati dall'anonimato, i GD si sarebbero piegati alle logiche di potere di altri. Informazione che, a chiunque sia stato presente all'assemblea ed abbia avuto modo di assistere ai lavori nella loro interezza, e soprattutto a chi abbia avuto modo di interfacciarsi con i delegati della federazione provinciale dei Giovani Democratici, non può che risultare come non rispondente al vero.
La candidatura doppia di Pasquale Fiorenzano e Rosida Baia, difatti, supportata dal gruppo di delegati dei GD, non è stata in alcun modo ispirata da una qualche famiglia o gruppo di potere interno al provinciale. Al contrario, la candidatura di Pasquale è stata in primis condivisa, tanto dal gruppo di delegati quanto dal resto dei membri GD presenti in sala, in secundis assolutamente rispondente (al contrario di quanto affermato da alcune malelingue) a logiche autonome. I ben informati, difatti, saranno certamente consapevoli del fatto che la candidatura è stata espressa in seguito all'approvazione di una mozione che prevedeva la possibilità, per qualsiasi membro dell'assemblea, di candidarsi alla segreteria provinciale, e che la candidatura in questione è stata supportata "a furor di popolo" da una consistente fetta di delegati, che hanno sostenuto autonomamente la detta candidatura prima e dopo le votazioni.
La candidatura, inizialmente presentata in coppia con Rosida Baia, era stata concepita dal gruppo GD come una candidatura unitaria, una proposta che potesse, promuovendo un giovane ed una donna, rappresentare insieme tutte le forze responsabili del partito. Al momento della candidatura di Enzo Cappello, sempre nell'ottica di tener fede a questo proposito, vi è stato anche il tentativo di affidare il provinciale ad un "triumvirato", composto dai tre candidati. Eppure, la proposta dei GD (lungi dall'essere proposta "dell'apparato"), è stata a più riprese avversata dalla presidenza dell'assemblea provinciale, nella persona di Arcangelo Correra, che si era opposto alla candidatura, prima in quanto Fiorenzano e Baia si erano presentati come candidati "traghettatori" e non "segretari"; poi, tramite un ulteriore, inaccettabile formalismo, in quanto "nell'OdG si parlava di elezione del segretario provinciale, e non di un organo che ne facesse le veci". Infine, si andava verso la votazione di un solo segretario, e dunque verso l'ennesima spaccatura del partito: in quest'ottica la candidatura è stata ritirata, in quanto non v'era più la possibilità di una prevalenza di logiche unitarie e responsabili.
Invito, per il futuro, il/la signor/a Nuvola Rossa, anonimo autore dell'articolo qui criticato, ad informarsi sui fatti in maniera più dettagliata e magari, considerando la gravità di alcune sue affermazioni, a metterci la faccia, come ha fatto Pasquale nell'assemblea, e come fanno, tutti i giorni, i Giovani Democratici.

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