La Fortini: "Da lunedì in classe 4 e 5 elementari". Le mamme 'pro Dad' chiedono rinvio
Per i rappresentanti dei genitori “riaprire sia le quarte che le quinte, significa riportare a regime i plessi con conseguenti assembramenti dei genitori e degli alunni stessi"
“La scelta di andare a riaprire le scuole in questo momento non sembra una decisione prudente, i casi di contagio nelle scuole cominciano ad assumere contorni preoccupanti - affermano in una nota le rappresentanti territoriali, tra cui anche le casertane Marylia Martinelli di Villa Literno, Amelia Garofalo di Santa Maria Capua Vetere e Viviana Falanga di Casapulla - Sono quotidiane le segnalazioni di positività soprattutto nelle classi di ordine minore a riprova, a loro avviso, che riaprire le classi dei più piccoli sia una decisione assolutamente non condivisibile. Del resto, ad ottobre, le scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse in Campania con numeri molto vicini a quelli che si registrano oggi”.
Per i rappresentanti dei genitori “riaprire sia le quarte che le quinte, significa riportare a regime i plessi con conseguenti assembramenti dei genitori e degli alunni stessi, rispettivamente davanti e all interno degli edifici scolastici. I genitori trovano sia più prudente attendere questa settimana e mettersi in stand by per valutare, con maggiore serenità, i numeri di questa triste conta di innocenti colpita dal virus. Il dato che inoltre hanno registrato con certezza dal monitoraggio locale e regionale è che c’è una netta maggioranza dei genitori che si è trovata costretta a riportare i propri figli nelle aule, non avendo alcuna scelta, in primis costretti dall’obbligo scolastico e poi perché -decadendone i presupposti-si sono visti privare della Dad. Registrano, inoltre, un aumento delle richieste di istruzione parentale alle scuole, quale scelta disperata di molti genitori a tutela dei propri figli”.
La nota si chiude: “La vicinanza all’operato della Regione resta immutata con la fiducia sempre mostrata apertamente ad un governo attento ed attendista vocato alla prevenzione. Tuttavia, i primi casi con conseguenti quarantene di intere sezioni e plessi, nonché di aperture e chiusure intermittenti, sono un danno di discontinuità e di immersione in prima persona nella situazione emergenziale che gli studenti e le famiglie non meritano. La Dad avrebbe continuato a tenere lontani gli alunni da un clima di tensione psicologica e da un rischio che non giova a nessuno, neanche a chi vuole le scuole aperte ad ogni costo".