Inaugurata venerdì 10 febbraio, presso il Mac (museo di arte contemporanea) del Liceo Artistico Solimena di Santa Maria Capua Vetere, una collettiva di arte contemporanea, un vernissage dedicato al Frammento. Opere realizzate con più tecniche, che mettono in risalto i frammenti della nostra fragilità.

Che cos'è il frammento se non una piccola parte di un'opera più grande andata perduta? Eppure questa expo, frammentata nell'originalità dei lavori degli artisti, è  stata organizzata in una istituzione, concordando strategie tematiche ed esposite, in modo da far diventare il Fram-Mento un'opera d'arte completa, un microcosmo per l'infinito.

Il convegno è stato aperto con i saluti, alla folta platea, dalla dirigente scolastica Alfonsina Corvino, la quale calorosamente ha ringraziato i maestri presenti, che con le loro opere hanno reso possibile la mostra. Saluti sono arrivati dal sindaco della città sammaritana, grazie alla presenza dell'assessore alla Cultura Annamaria Ferriero. Una presentazione di un'arte che strizza l'occhio alla pittura astratta fondata sull'informalismo europeo con un innesto nella tradizione italiana, avendo come base di ispirazione anche il territorio di origine dello stesso artista. In ogni opera un concetto,  un'idea, un equilibrio che proviene dalla cultura classica, con un tuffo nel Medioevo fino al Rinascimento, raccontata con una tecnica contemporanea e con strumenti espressivi rinnovati. Opere che abbracciano anni di esperienze ed emozioni, diventando così l'espressione di un'arte matura e consapevole. In ogni lavoro il frammento dell'idea di un amore, di un dolore, di una passione, di un ricordo materno, del Caos, dell’Universo.

Concetti presentati dagli artisti stessi Andrea Martone, Giuseppe De Michele, Geppino Argiento, Antonio Carotenuto, Claudio Bozzoatra, Mimmo Fabozzi, Rocco Ianniello, con una lezione viva insieme agli studenti lungo tutto il percorso in galleria dove sono state allestite anche le opere di Maria Grazia Medda, Antonio Vidal Maiquez, Salvatore Galante, Rosario Della Valle, Elettra Cipriani, Eclario Barone e Mateos Alicante. Una collettiva che vede come filo conduttore la tradizione e la memoria che lascia un segno preciso nella sensibilità di chi si pone dinanzi ad essere per ritrovare il frammento del proprio universo.