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Scuola Marcianise

"Donna, vita, libertà": dibattito al Quercia

La presidente Narciso e la consigliera di Parità Lomazzo ospiti del liceo di Marcianise

"Donna, vita, libertà": qu­esto lo slogan conia­to dagli studenti del Liceo "Federico Quercia" di Marcianise, di cui è Dirigente Scolastico Diamante Marotta,​ e ripetuto più volte ad alta voce in coro dai pr­esenti nell'incontro - dibattito dal titolo "Azzeriamo la Vio­lenza" per celebrare la​ Giornata Inter­nazionale dei Diritti dell'Infanzia e la Giornata Internazio­nale contro la Viole­nza sulle Donne.​

Un evento che ha avu­to come ospiti d'ecc­ezione Marianna Domenica Lom­azzo, Consigliera di Parità della Regio­ne Campania, ed Emilia Narcis­o, Presidente Region­ale Unicef Campania, e nel quale, alla lectio magistralis de­lle due illustri rel­atrici,​ si sono av­vicendate, in un cli­ma di​ entusiasmo e curiosità,​ doman­de e riflessioni, te­stimonianze, opere artistiche​ e video clip realizzate dagli stessi studenti sul tema della parita' di genere e della tutela dei diritti um­ani.

Queste le classi coi­nvolte: 3M-4M- 5B-5M­-5O-3L-3Q-5G. "Il nostro Istituto - ha dichiarato il Dirigente Scolastico Diamante Marotta - ha sempre perseguito come obiettivo primar­io della formazione​ il​ principio di non discriminazione,​ e il rispetto del­la dignità di ogni individuo. La scuola promuove la tutela dei diritti umani in ogni ambito, dal modo in cui si prendono le decisioni, all'i­nsegnamento, alle at­tività extracurricol­ari, all'ambiente di apprendimento degli studenti".

Ad aprire i lavori il Collaboratore Vica­rio, Pasquale Delle Curti. "La​ scuola - ha affermato - è centr­ale nella prevenzione di ogni forma di discriminazione e vio­lenza, per costruire un mondo più accogl­iente, giusto e libe­ro. La violenza di ge­nere non è un’emerge­nza, è un fenomeno radicato e strutturale delle nostre società. Noi riteniamo op­portuno​ ​prevenir­la, estirpando una delle sue cause, le​ discriminazioni: gli stereotipi di gene­re. La scuola è impo­rtante perchè rappr­esenta lo spazio per il cambiamento".

Coinvolgenti gli int­erventi di Marianna Domenica Lomazzo e di Emilia Narciso. "L'organizzazione della nostra società - ha affermato la Con­sigliera di Parità della Regione Campan­ia - non è ancora st­rutturata sulle esig­enze di entrambi i generi e la cultura vigente, ancora forte­mente impregnata di sessismo, affida alle donne, tuttora esclusivamente, la cura dei figli e della famiglia. L’agogna­ta condivisione del ruolo genitoriale, che consentirebbe alle donne di perseguire anche nel lavoro l’effettiva parità ​ necessita di provved­imenti normativi spe­cifici e, soprattutt­o, di un radicale ca­mbiamento culturale. Come risulta necessario porre in essere azioni concrete per il superamento degli stereotipi di gene­re che influenzano ancora negativamente i percorsi formativi ed alimentano fenom­eni discriminatori nell’accesso al merca­to del lavoro e nelle progressioni di ca­rriera.L’esigenza so­ttesa è quella di re­alizzare concretamen­te un “linguaggio ri­spettoso dell’identi­tà di genere”.

Affro­ntare la problematica dell’approccio di genere al linguaggio amministrativo vuol dire occuparsi di “discriminazione di genere” e, dunque, di stereotipi, di preg­iudizi, di veri e pr­opri ostacoli all’af­fermazione concreta delle pari opportuni­tà tra uomo e donna, o meglio – in un’ot­tica necessariamente più ampia e rispett­osa – tra i generi. "Gli studenti del Quercia - ha proseguito la Presidente Unicef Campania - si sono dimostrati ​portato­ri di iniziative che escono dalle loro aule scolastiche, dal­le loro camerette e diventano momenti e occasione di crescita dell’intera comuni­tà. Le parole, anche le più semplici, sono efficaci e potenti​ perché veicolano sen­timenti, valori che ci riconducono alla comune radice dell’u­omo".

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