"Come fotografare un buco nero": seminario al Giannone
L'appuntamento con l'astrofisica De Laurentis per approfondire le ultime scoperte
"Come fotografare un buco nero". Questo il titolo di un seminario che si svolgerà martedì 24 ottobre alle 10,30 nell’Aula Magna del Liceo "Pietro Giannone" di Caserta. Un'occasione per gli allievi del liceo scientifico e classico che incontreranno Mariafelicia De Laurentis, scienziata di valore eccezionale attualmente docente di astronomia e di astrofisica presso l’Università di Napoli “Federico II”, per approfondire le scoperte più recenti che ha realizzato con la sua équipe di ricerca.
De Laurentis ha svolto il suo dottorato di ricerca al Politecnico di Torino, mentre si è laureata in Fisica all’Università di Napoli Federico II. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti importanti per la sua attività di ricerca, tra cui alcuni più importanti come la medaglia Einstein 2020 e il Breakthrough Prize in Fundamental Physics per la prima immagine di un buco nero. Nel corso della sua carriera è stata docente in fisica teorica presso Tomsk State Pedagogical University (Russia) e visiting professor presso l’Institut für Theoretische Physik, Goethe-University, Frankfurt, Germany, dove ha iniziato a far parte dell’Event Horizon Telescope (EHT), di cui è Deputy Project Scientist. Precedentemente ha fatto parte del Consiglio Scientifico ed è coordinatore del gruppo di lavoro Gravitational Physics input e ha guidato la pubblicazione che ha portato alla recente scoperta dell’immagine del buco nero al centro della nostra galassia.
E’attualmente vice- presidente della Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione (SIGRAV). Ha al suo attivo più di 250 pubblicazioni su riviste scientifiche e la sua attività di ricerca è incentrata fondamentalmente sull’astrofisica relativistica e sulla fisica della gravitazione nei loro aspetti teorici e fenomenologici.
Nel corso del seminario, introdotto dai saluti dalla dirigente scolastica Marina Campanile, la professoressa De Laurentis risponderà ai quesiti e alle curiosità delle studentesse e degli studenti e discuterà con loro di tutte le possibilità di studio universitario e di lavoro che l’astrofisica apre ai giovani.