"Nu terno a fforza", San Gennaro e San Ciro "rispondono" alla Smorfia
Domenica 23 febbraio, alle 19 ed alle 21, allo Spazio Melies di Recale la compagnia teatrale amatoriale “Sga-matti” porterà in scena lo spettacolo "Nu terno a fforza", scritta da Giuseppe Diodati nel 1990.
La compagnia forte della guida dell’ideatore e regista Saverio Ferraro, odontotecnico con la passione del teatro maturata da anni in diverse compagnie teatrali del casertano con molteplici esibizioni come attore, riceve la richiesta di Diodati di mettere in scena la commedia. E' lo stesso Diodati a confessare che la commedia, ispirata al famoso sketch de “La smorfia” di Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo De Caro, noto come la “La smorfia San Gennaro” della semplice durata di circa sei minuti: "È stato scritto in giorno per scommessa con i genitori dei ragazzi che nel 1990 frequentavano le Suore della Visitazione di Maddaloni. Volevano fare il lavoro di Troisi ma non c’erano allora pubblicazioni video o scritti per cui si sforzavano a ricordare le battute per riscriverle. Mi offrii di fare io il lavoro ma ne approfittai e scrissi una parodia del lavoro (non potevo offendere Massimo). Rimasero alla fine contenti e quindi la cosa si fece. Purtroppo il primo S. Ciro ora non c'è più, gli altri (ce ne sono state diverse rappresentazioni nel tempo con attori sempre amatoriali diversi, come pure è stato rappresentato in diverse scuole medie dagli studenti) attori sono venuti alla ripresentazione del 19 gennaio 2020 dell’opera e sono rimasti molto contenti".
Lo spettacolo offre il capovolgimento dello sketch con San Ciro e San Gennaro che diventano i protagonisti e rispondono alle richieste di grazia, quella di una vincita al Lotto, ricevute. Sul palco Massimo Vigliotta nelle vesti di San Gennaro, Moreno Iannaccone in quelle di San Ciro, Tina Gesumaria in quelle della Perpetua e Saverio Ferraro in quelle dell’Ubriaco.