Giordano Bruno ed Ipazia d'Alessandria per le Serate al Borgo
Al via la seconda edizione di "Serate al Borgo", con gli spettacoli dell'Altro Teatro di Caserta all'interno del Castello medievale di Casertavecchia. Si parte questo week end - 7-8- luglio - con Giordano Bruno. La kermesse proseguirà il 21-22 luglio con Ipazia d'Alessandria. Gli spettacoli, che cominceranno alle 20,30, sono per la regia di Gianni Gallo e vedranno come interpreti Simona Crasto, Riccardo De Dato, Gianni Gallo e Luigi La Peruta.
Giordano Bruno ed Ipazia sono due personaggi che hanno fondato il loro pensiero sulla conoscenza. Conoscere per loro significava cambiare. “Dominare le nostre forze per mutarle” recita Ipazia. Giordano Bruno, monaco filosofo, fu messo al rogo dalla Santa Inquisizione Romana con l’accusa di eresia: egli difese, fino all’ultimo, la libera ricerca scientifica, il libero pensiero filosofico, l’autonomia del pensiero e della mente da ogni autorità, contro le imposizioni della Fede e dei Dogmi.
Ipazia, filosofa, matematica e astrologa, fu tagliata a pezzi da monaci cattolici per l’invidia e la paura della sua popolarità, perché contrapponeva il Dubbio, la Ragione e la Conoscenza alla Fede. “Basta con i miti e le superstizioni -diceva ai suoi discepoli-, gli Dei li abbiamo creati noi perché troppo soli dinanzi al mistero della morte”.
La ricerca per Ipazia non deve avere un canone di Fede, ma seguire un canone di Verità. La sua popolarità, in tutto l’Impero, le fu fatale: era un ostacolo per la Chiesa Cattolica che, in mezzo alle macerie dell’Impero Romano in declino, si stava fortemente imponendo.