"Quartieri spagnoli", i '30Allora' al Città di Pace
La camorra che nei vicoli dei quartieri scandisce il tempo dove i ritmi sono quelli del rumore sordo dei colpi di pistola, l'odore lasciato nell'aria è quello della polvere da sparo e di sangue, quello versato lungo o' vic, spesso innocente. Le voci chiassosse, le grida disperate e la speranza di abbandonare un destino segnato e sognare altrove. Questa la Napoli dei Quartieri Spagnoli, di un tempo e di un passato troppo recente da dimenticare che il 29 ed 30 maggio andrà in scena presso il Teatro Città di Pace di Caserta.
"Quartieri Spagnoli è uno spettacolo musicale in due atti di Gianfranco Gallo che l'autore ha dedicato a Gianluca Cimminiello vittima innocente della camorra - spiegano il Presidente dell'associazione culturale 30 all'Ora Vincenzo Russo e la vicepresidente Chiara Santoro registi dello spettacolo rivisitato con un tocco personalissimo che restituisce una visione dei Quartieri inedita. Lo spettacolo altro non è che la storia di due clan rivali che disseminano arroganza, odio, violenza e sangue. Una guerra continua a cui decidono di mettere fine le 'femmine' del clan con uno stratagemma già sperimentato nell'antichità".
"Le femmine del clan per fermare la guerra di camorra fanno un patto - spiegano Russo e Santoro - lo sciopero del sesso come accadde nell'Antica Grecia già nella Lisistrata di Aristofane perché l'onore dei boss venga messo in discussione perché tutta Napoli deve sapere che gli uomini dei Quartieri non fanno più all'ammore".
La ridicolizzazione dei boss con personaggi esasperati restituisce quella leggerezza di cui lo spettatore ha bisogno, dove l'amarezza dei temi trattati si fa pensiero dove è restituito un messaggio positivo con la 'conversione' dei malavitosi e la voglia di riscatto. "Dopo un anno di pandemia c'è bisogno di ridere, di spensieratezza dove la realtà quotidiana è lontana" spiega Vincenzo Russo. "Lo spettatore deve essere contagiato solo dalle risate" aggiunge Chiara Santoro.
In scena con gli stessi registi Carla Lettiero, Francesco Pisano, Michela Perrotta, Vincenzo Masiello, Mena De Filippo, Giuseppe Petriccione, Fabrizio Cinque, Raffaele Cepparulo con la consulenza musicale di Marco Mantonavelli e Pietro Menditto, coreografie di Roberta De Maio e Vincenzo Battiti, costumi Anna Zarbo.
Foto: Cira Plebe per opera