Peppe Iodice e Cafè Chantant al Festival del varietà Jovinelli
Week end di risate e spettacolo a Caiazzo con il "Caffè Chantant" di Luciano Capurro ed il comico Peppe Iodice che saranno i protagonisti assoluti dei prossimi due appuntamenti del Festival nazionale del varietà “Giuseppe Jovinelli”, giunto quest’anno alla sua 13esima edizione e dedicato al grande Totò nel cinquantenario della sua scomparsa, sabato 5 e domenica 6 maggio.
Sarà la suggestiva cornice di piazza Santo Stefano, nel cuore del centro storico di Caiazzo, ad ospitare gli spettacoli previsti in cartellone sotto la direzione artistica di Max Giannini. Si tratterà delle ultime due serate del festival Jovinelli che saranno vissute dal capoluogo caiatino, dopo lo straordinario successo riscosso in apertura dalle esibizioni di Carlo Croccolo e Michele Placido e prima dei prossimi eventi programmati a Castel Campagnano, Alvignano e Castel Capagnano.
Sabato 5 maggio andrà in scena “Le stelle del Cafè Chantant”, un revival della Belle Epoque dei primi anni del novecento quando nacquero i primi Cafè Chantant che fecero storia e costume popolare nell’Italia post-unitaria. Con la direzione artistica e l’allestimento curate dal cantante-regista Luciano Capurro, lo spettacolo vuole essere un omaggio ad un genere che fece nascere la canzone classica napoletana, vide muovere i primi passi della “Sciantosa” e divertì platee entusiaste con “la macchietta”, con uno spaccato dedicato al magico mondo dell'Operetta. Divertimento assicurato tra comicità, canzoni, balli, virtuosismi ispirati alle memorie di quel mondo di piume, ventagli, cilindri e paillettes che resero indimenticabile la Belle Epoque nella città di Napoli.
La sera dopo, domenica 6 maggio, invece, spazio al divertimento e alla risata con l’esibizione del cabarettista Peppe Iodice nel suo spettacolo “Una sera all'improvviso”, scritto con Lello Marangio. È un recital che si trasforma subito in un happening condito con ospiti e sorprese nel quale l’artista racconta e si racconta spaziando fra i suoi ricordi d’infanzia degli anni ‘80 e le sue nuove esperienze di marito- genitore, con le sue immancabili stilettate contro gli intellettuali, sino a parlare della crisi economica e dell’attualità più pressante.