In Evelyn osserviamo noi stessi
Domenica 14 maggio alle ore 19, presso la Sala Teatro di Palazzo Fazio a Capua, l'associazione Llum e il Piccolo Teatro Libero di Brescia presentano "Evelyn", ispirato al racconto “La Linfa di Evelyn” di Giacomo Gamba. Lo spettacolo, con la regia di Giacomo Gamba, ha come interprete Elena Guitti e la partecipazione video di Fabio Bonora e Gaia Scopo.
Proprio come accade nel racconto, anche nell’azione scenica Evelyn, la protagonista, si trova a vivere in una situazione estrema, rinchiusa dentro uno spazio angusto, manipolata e bombardata da una costante presenza di messaggi e informazioni che le giungono attraverso uno schermo che ormai fa parte integrante della sua casa e della sua vita. La sua realtà è sicuramente lesa e indirizzata verso un’illusione vitale. Evelyn non può essere se stessa, è sola e indotta. La presenza costante d’immagini veicolate e innaturali la sottopone a un pesante condizionamento che la trasforma in altro da sé inducendola a credere appunto in ciò che non è reale.
Una trasformazione che è fisica e mentale, che la inibisce e la stordisce fino a renderla a tratti comica, buffa, tragica. Un viaggio drammatico lungo una giornata quotidiana, scandita da finti riti, che mostra la fragilità umana di fronte ai modelli imposti, ma che anche ci accompagna verso la riscoperta della Natura (quella umana più profonda), qui rappresentata simbolicamente dall’albero, che prende le distanze dal nostro assurdo e nocivo modo di vivere, che non si adegua alla distorsione della realtà. L’albero osserva, rimane se stesso, al fine accoglie l’essere umano ormai in fuga disperata dalla gabbia che si è costruito, per riportarlo alla realtà naturale del suo essere al mondo.