"Dialoghi dietro le quinte", lo spettacolo dei segni al Don Bosco
Domenica 18 novembre alle 17 al Teatro don Bosco di Caserta andrà in scena lo spettacolo “Dialoghi da Dietro le Quinte”, realizzato e prodotto dalla compagnia Arte&Mani- Deaf Italy onlus, che da molti anni si occupa di una forma innovativa di teatro: Il Teatro Sordo LIS, Lingua dei Segni Italiana.
Questa forma teatrale prende spunto dalla cultura e dalla lingua dei sordi, restituendola nella sua interezza anche a un pubblico udente. Infatti tale progetto, a cui collaborano attivamente attori e tecnici teatrali, vuole promuovere spettacoli nati da drammaturgie originali, in cui la LIS (Lingua dei Segni Italiana) e l’Italiano partecipano alla pari, da protagoniste, e vengono utilizzate con uno stesso registro linguistico. Questo permette tanto a un pubblico sordo quanto udente di abbracciare le emozioni del racconto teatrale, di capire più facilmente i personaggi e di essere quindi compartecipi della “macchina teatrale”. Il Teatro Sordo LIS sta crescendo in modo inarrestabile proprio in virtù di questo suo potenziale creativo e formativo; si tratta di una novità nel panorama del Teatro Sordo Italiano. Il progetto di “Arte&Mani – Deaf Italy Onlus” si occupa di mettere in scena i testi classici e contemporanei basandosi su una drammaturgia originale nata direttamente tanto in LIS quanto in Italiano, senza tralasciare qualche sporadica citazione letteraria, ha l'obiettivo di veicolare anche aspetti della cultura sorda e di contribuire all'arricchimento della letteratura sorda LIS. A tale scopo, già da due anni la compagnia “Arte&Mani - Deaf Italy Onlus” produce spettacoli originali di Teatro Sordo LIS.
Lo spettacolo da un’idea originale di Dario Pasquarella, fondatore del Teatro Sordo LIS, vale a dire di una forma di teatro d’inclusione in cui la LIS (Lingua dei Segni Italiana) e l’Italiano vengono trattati alla pari, con un’uguale possibilità d’espressione linguistica ed emozionale. La compagnia Arte&Mani – Deaf Italy Onlus di Roma con questo ed altri spettacoli intende schierarsi a favore del riconoscimento Istituzionale della Lingua dei Segni Italiana. Al momento l’Italia è una delle poche nazioni che non ha atttuato tale riconoscimento necessario per favorire il diritto all’accessibilità, autonomia e inclusione delle persone sorde.
Lo spettacolo, seguendo lo stile del “metateatro”, si basa interamente sulla descrizione di ciò che avviene proprio Dietro le Quinte di un teatro prima di andare in scena, quando fervono gli ultimi preparativi e tutto può ancora accadere. I protagonisti, Gennaro e Alfonso, sono due uomini sulla cinquantina, nati e cresciuti nei dintorni di Napoli, che lavorano insieme da anni. Gennaro è la “Star”, il protagonista acclamato di molti spettacoli, è viziato, nervoso, cattolico fino al parossismo, e appartenente a una famiglia “importante”, per non dire mafiosa; ma è anche un gay che nasconde la propria natura a tutti, pure a se stesso, ed è sordo, tant’è vero che a teatro è sempre affiancato da un interprete. Alfonso invece è un semplice truccatore, ma ha uno straordinario talento per la recitazione, conosce la Lingua dei Segni e proprio per questo è costretto a seguire Gennaro nelle proprie stravaganze, è ateo e soprattutto non ha mai fatto mistero della propria omosessualità. La sera del debutto del nuovo spettacolo avviene l’impensabile: l’attore vocale non si presenta! Gennaro e Alfonso, ormai completamente dipendenti l’uno dall’altro, saranno costretti a confrontarsi sinceramente, come mai hanno fatto prima; dovranno conoscersi, superare ogni paura, accettarsi e realizzare così i propri sogni.