Carlo Buccirosso al Garibaldi porta in scena "Il pomo della discordia"
Si alza il sipario sulla stagione 2017/2018 del teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere. Inizio con il botto con “Il pomo della discordia” – scritto, diretto e interpretato da Carlo Buccirosso – che andrà in scena alle 21 di sabato 25 novembre e, in replica, alle 18,30 di domenica 26.
Un cast d’eccezione accanto al notissimo autore/regista/attore partenopeo: Maria Nazionale (in duplice interpretazione, recitativa e canora); ancora (in ordine di apparizione) Monica Assante di Tatisso, Giordano Bassetti, Claudia Federica Petrella, Elvira Zingone, Matteo Tugnoli, Mauro De Palma, Peppe Miale, Fiorella Zullo; inoltre, ad arricchimento ulteriore, Gino Monteleone.
All’allestimento della nuova commedia di Buccirosso, presentata dall’Ente Teatro Cronaca Vesuvio, hanno contribuito per le scene Gilda Cerullo e Renato Lori, per i costumi Zaira de Vincentiis, per le musiche Sal Da Vinci e per le luci Francesco Adinolfi; aiuto regista Martina Parisi. Resta confermata l’accattivante “anteprima” che negli anni scorsi è risultata molto gradita: infatti, prima dello spettacolo di sabato 25 ed esattamente alle ore 18, “Carlo Buccirosso e Maria Nazionale saranno ospiti alla Libreria Spartaco (via Martucci 18, Santa Maria Capua Vetere) per un incontro con il pubblico condotto dalla giornalista Tiziana Di Monaco.
E veniamo alla trama, il cui titolo rimanda subito alla grecità classica ed in particolare il celebre episodio della dea Eris, dea della discordia appunto, che non invittata alle nozze della dea del mare si presentò al banchetto e lanciò una mela sul tavolo, scappando via e creando dissapori tra i commensali.
Proprio prendendo spunto da quella tempestosa vicenda della mitologia greca, lo stesso Buccirosso così spiega: “Proviamo a trasferirla ai giorni d’oggi, in una normale famiglia benestante, dove l’atmosfera e l’euforia di una festa di compleanno organizzata a sorpresa per Achille, primogenito dei coniugi Tramontano, potrebbe essere turbata non da una mela, non da un frutto, bensì da un pomo, un pomo d’Adamo, o meglio, il pomo di Achille, il festeggiato, ritenuto un po’ troppo sporgente… E se aggiungiamo che Achille, vivendo un rapporto molto difficile con suo padre Nicola, è continuamente difeso a spada tratta da sua madre, la epica Angela, non essendosi ancora dichiarato gay e non avendo mai presentato Cristian, il proprio fidanzato, che da anni bazzica in casa spacciandosi per il compagno di sua sorella Francesca… Se aggiungiamo poi che alla festa sarà presente anche Sara, prima ed unica fiamma al femminile della sua tormentata adolescenza, Manuel estroso trasformista, Marianna garbata psicologa di famiglia ed Oscar, un bizzarro vicino di casa che non ha mai tenuto nascoste le proprie simpatie nei confronti di Achille… Beh, allora possiamo realmente comprendere come a volte la realtà, possa di gran lunga superare le fantasie, anche quelle più remote della antica mitologia… Omero mi perdoni! ”.
Ma sì, l’immortale cantore cieco certamente avrà già perdonato dall’aldilà, anzi pare che si sia molto divertito a leggere l’attualizzazione buccirossiana, addirittura commuovendosi all’ascolto delle due canzoni che, nel finale, danno vita ad uno dei momenti più applauditi dell’intera rappresentazione.