"L'amore è bello, l'amore fa schifo": Tirelli in scena al Civico 14
Sabato 19, alle 20, con replica domenica 20 ottobre, alle 19, al Teatro Civico 14 di Caserta andrà in scena lo spettacolo "L'amore è bello, l'amore fa schifo (e le donne di Shakesperare) di e con Emanuele Tirelli.
Ofelia ha pensato che l’amore fosse meraviglioso, almeno fino a quando Amleto non ha ritrattato, dicendole cordialmente di andarsi a chiudere in convento. E pure Desdemona era innamorata di Otello, fino a quando non si è resa conto di chi fosse davvero suo marito e non è morta sotto le sue mani.
Ma quanto era bello il sentimento tra Romeo e Giulietta? Preso a emblema di purezza dell’amore, sincerità dell’amore, eternità dell’amore, in realtà fa in modo che i due giovani siano costretti a separarsi quasi immediatamente, e poi muoiano, entrambi, e fine della storia. Non è andata meglio a Cordelia in “Re Lear”, ma se l’è cavata Ermione ne “Il racconto d’inverno”, però solo alla fine, dopo molti anni. Cosa accade all’amore e alle donne ne “La bisbetica domata”, in “Come vi piace” e in generale nella produzione di Shakespeare?
“L’amore è bello, l’amore fa schifo (e le donne in Shakespeare)” è una performance, una sorta di lezione-spettacolo sul grande sentimento, nel quale Emanuele Tirelli mischia paradossali e tragicomiche vicende private a personaggi del Bardo e a riflessioni sul desiderio e sulla coppia di Deleuze, Lacan, Schopenhauer…
Accanto a lui, Ciro Staro partecipa alla conversazione con suoni e corbellerie musicali create appositamente per l’occasione.
“Tutto in una dimensione pop – dice Tirelli – con una chiave diretta e conviviale. Lo stesso Shakespeare era pop e, al Globe Theatre di Londra, del quale era socio e partecipava felicemente agli utili, i suoi spettacoli erano seguiti anche dalla parte economicamente e culturalmente più bassa della popolazione. Oggi, invece, lo consideriamo una materia pienamente comprensibile solo per le persone più colte, con la cultura che non apre alla sua bellezza ma si chiude in sé stessa: un discrimine che si discrimina da solo”.