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Si ripete il rito latino in onore della Madonna di Casaluce

La celebrazione nel Santuario di Santa Maria di Casaluce diretto da don Michele Verolla

Domenica scorsa, seconda domenica dopo l’Epifania, si è svolto l’antico rito in latino in onore della Madonna di Casaluce, che si ripete ogni anno da circa settecento anni, nel Santuario di Santa Maria di Casaluce diretto da don Michele Verolla. L’antico rito con la benedizione delle acque nelle due idrie originali legate alla storia di Gesù e venerate perché in esse, durante le nozze di Cana, Cristo trasformò l’acqua in vino.

Hanno partecipato alla Sacra Cerimonia i Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme della Sezione Napoli - Terra di Lavoro, con le delegazioni di Capua, Aversa e Grumo Nevano, tutti invitate dal Padre Rettore Verolla che in seno all’Ordine ricopre la importante carica di Cerimoniere ecclesiastica. Il Santuario - Abazia di Casaluce costruito intorno al 1300 da Fra Pietro di Morrone, poi papa Celestino V proclamato santo. Fu lui a fondare l’ordine dei monaci celestini e il monastero adiacente all’Abbazia.

Nel Santuario di Casaluce e’ custodita anche l’icona bizantina della beata Vergine Maria, che la tradizione vuole dipinta dall’evangelista San Luca, e poi recuperata durante le crociate contro i musulmani in Terra Santa. Le tre preziose reliquie vennero a Napoli,nella cappella palatina Santa Barbara al Maschio Angioino e successivamente furono  poste sotto la  custodia dei monaci celestini. L’Abbazia di Casaluce venne subito abbellita da affreschi ancora oggi presenti sotto la volta e su alcune pareti.

I regnanti di tutte le epoche del Regno di Napoli - dalla regina Giovanna I d’Angiò al re Carlo di Borbone e suoi successori - hanno venerato la immagine della Madonna di Casaluce. La storia del Santuario-monastero di Casaluce fu scritta agli inizi del 1600 in un libro dell’abate celestino Donato Polieni da Siderno, noto filosofo e teologo, che rimase affascinato dalla bellezza del luogo e dalla devozione verso la Madonna.

L’icona della Madonna di Casaluce è portata in processione due volte l’anno. Il decreto regio del 23 marzo 1857 fissava la permanenza della sacra icona, a tutt'oggi, per quattro mesi ospite nella chiesa dei celestini di Aversa, dal 15 Giugno al 15 Ottobre, e dal 15 Ottobre al 15 Giugno a Casaluce, seguite dalle lunghe processioni.

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