Una raccolta fondi per la giornata mondiale dei malati di lebbra
“Le malattie dimenticate nel 2022 esistono ancora. Aiutaci a cancellarle per sempre". E' questo lo slogan della 69esima Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra che si celebra domenica 30 gennaio. La giornata fu istituita nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore, poeta e giornalista francese che per il suo impegno nella lotta alla lebbra fu definito “apostolo dei lebbrosi”. In Italia l’iniziativa è promossa dall’Associazione italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO).
A Santa Maria Capua Vetere, da oltre trentacinque anni per l’occasione la Comunità del Convento dei Frati Minori, di cui è guardiano padre Giuseppe Palmesano, in collaborazione con diversi laici che frequentano la parrocchia di cui è parroco padre Vincenzo Palumbo, organizzano banchetti per la raccolta fondi attraverso la distribuzione di vasetti di miele, caramelle, riso e altri gadget.
Pertanto sabato 30 gennaio, di sera, prima durante e dopo la messa vespertina delle ore 18,30 e domenica 30 dalle ore 8,00 alle 13,00 sarà possibile sposare la causa dell’Aifo. L’Aifo da 60 anni lavora al rafforzamento dei sistemi socio-sanitari, alla creazione di opportunità lavorative per le persone più vulnerabili, allo sviluppo economico delle comunità.
La lebbra e? una delle 20 malattie tropicali dimenticate che ogni anno colpiscono piu? di un miliardo di persone nel mondo causando disabilita? e stigma. Sono tutte curabili e hanno cause comuni: poverta?, mancanza di igiene e di alimentazione adeguata e sistemi sanitari locali molto deboli. L’associazione è presente in 12 paesi del mondo con 52 progetti.