L'Antigone di Sofocle riletta dalle donne
L’Antigone di Sofocle è stata letta e interpretata in moltissime maniere. Ma che significato ha l’opposizione al potere da parte di una giovane donna? Il lutto e i compianto rappresentano l’unico spazio di azione destinato alle donne in una società maschilista e patriarcale? Il libro “Antigone a Scampia” di Serena Gaudino (Giovannetti Editore – Effigie), in una rinnovata edizione, risponde a questi e tanti altri interrogativi posti dal testo antico. In questo caso a leggere l’Antigone sono le donne di Scampia - quartiere di Napoli famoso per la problematicità - le quali in alcuni aspetti del mito hanno ritrovato episodi delle loro tragiche esperienze di vita e le hanno raccontate. Un ponte tra passato e contemporaneità che si rinnova negli appuntamenti della serie “Matti per i classici” nella Libreria Spartaco, in via Martucci 18 a Santa Maria Capua Vetere. A conversare con l'autrice, lunedì 8 maggio alle ore 18, saranno le professoresse dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” Sotera Fornaro, docente di Lingua e letteratura greca, ed Elena Porciani, docente di Letteratura italiana contemporanea. Il ciclo Matti per i classici è promosso da Libreria Spartaco, Dilbec (dipartimento di Lettere e Beni culturali) dell'ateneo “Vanvitelli” e Associazione italiana di cultura classica (Aicc) delegazione di Terra di Lavoro. Ingresso libero e gratuito.
Antigone ieri e oggi
Tra le tragedie greche, l’Antigone di Sofocle è forse quella che nei secoli, e soprattutto durante il Novecento, ha maggiormente suscitato la partecipazione, la commozione, la pietà del pubblico. La vicenda mitologica, così come la presenta Sofocle, racconta di una giovane donna che trasgredendo le leggi del sovrano dà sepoltura a suo fratello, caduto in guerra davanti alle porte della sua città di cui ha cercato di conquistare il trono. Antigone, nel corso dei secoli, è stata interpretata come la ribelle, persino come la terrorista, oppure al contrario come la resistente ad una ingiusta tirannia, come la rappresentante ante-litteram dei diritti delle donne. Non sempre la simpatia del pubblico e dei lettori è andata a lei, famosa anche per la sua ostinazione letale e la sua irragionevolezza. “Antigone a Scampia” di Serena Gaudino è in primo luogo di un esperimento di lettura, esemplato a quello che la filosofa francese Simone Weil praticò nel 1936, insegnando la tragedia greca agli operai di una fabbrica. Il cuore del libro è il racconto di storie di donne, di famiglie e di un quartiere tutto, Scampia, storie tragiche perché parlano, come nella vicenda di Antigone, di violenza, di sangue, di lutto ma anche di amore.
L'autrice
Serena Gaudino è nata a Napoli. Nel 2014 ha pubblicato Antigone a Scampia (ed. Effigie), uscito poi nel 2022 in una rinnovata edizione. Musicologa e giornalista, si occupa di musica antica e contemporanea, di letteratura per ragazzi e promozione della lettura.