Alla Libreria Spartaco l'attore Francesco Paglino legge estratti da "Canto d'ammore"
Sabato 18 marzo, alle ore 18:30, l'attore Francesco Paglino legge degli estratti da "Canto d'ammore", spettacolo teatrale liberamente tratto da T.S.Eliot di Fabio D'Addio e Francesco Paglino, musiche originali di Andrea Russo, prodotto da Teatri Uniti.
Paglino curerà il laboratorio di lettura di Edizioni Spartaco, "Gli spazi bianchi delle parole", che inizierà martedì 4 aprile, durerà tre mesi, da aprile a giugno, e consterà di dodici incontri della durata di due ore. Francesco Paglino si è formato incrociando i percorsi di Roberto Castello, Theodoros Terzopulos, Judith Malina, Jurij Alschitz e Mamadou Dioume, storico interprete del teatro di Peter Brook. Al cinema è diretto da Paolo Sorrentino, Edoardo De Angelis, Stefano Incerti, Roberto Faenza e Marco D'Amore. A teatro ha lavorato con Renato Carpentieri, Enrique Vargas, Remondi e Caporossi e in numerose produzioni di Teatri Uniti con la regia di Andrea Renzi e di Toni Servillo.
Il laboratorio verterà sull'importanza e sulla bellezza della lettura ad alta voce, del dire. Della lettura per gli altri. Dell'amore verso la parola. Si affronteranno respirazione, dizione, punteggiatura, tono, ritmo, sottotesto e pausa. Le lezioni saranno teoriche e pratiche con l'ausilio di esercizi mirati e si esplorerà anche il rapporto tra voce, musica e spazio. Molte letture saranno tratte dalle pubblicazioni di Edizioni Spartaco.
Ci saranno collaborazioni artistiche con Fabio D'Addio (autore e coadiutore), Andrea Russo (musicista), Francantonio (attore e regista). Gli incontri si terranno il martedì dalle ore 20 alle 22 presso la Libreria Spartaco in via Martucci, 18 a Santa Maria Capua Vetere.
Il prossimo incontro nella Libreria Spartaco è per martedì 21 marzo, Giornata mondiale della poesia, alle ore 18:30 con "Da Paradiso all'Inferno: i sonetti e la figura della Dark Lady", per il ciclo "I Sonetti di Shakespeare, a cura del professore di lingua e letteratura inglese, Pasquale Pagano. Non è bella né leggiadra. Non è gentile, non è fedele. Voluttuosa e passionale, sgraziata e di basso rango, eppure Shakespeare le dedica la seconda parte della sua collezione di Sonetti. I sentimenti di purezza e di stima che il Poeta ha rivolto al suo amato giovane si caricano qui di tinte fosche e di erotismo talvolta anche volgare, in un groviglio di versi poetici, attrazione, sdegno, desiderio e ripugnanza insieme. Chi è la Dark Lady che ossessiona in modo così radicale la produzione poetica del Bardo? Sarà approfondito questo aspetto in occasione del terzo incontro dedicato ai “Sonetti di Shakespeare”. Ingresso libero e gratuito.