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Susanna Camusso alla Reggia di Caserta: "I beni culturali sono un bene comune"

Caserta - “I beni culturali sono un bene comune, non soltanto cifre e la loro valorizzazione fa economia, dato che finalmente è passato il tempo in cui si riteneva che con la cultura non si mangia. È necessario, però, mettere al centro il...

I beni culturali sono un bene comune, non soltanto cifre e la loro valorizzazione fa economia, dato che finalmente è passato il tempo in cui si riteneva che con la cultura non si mangia. È necessario, però, mettere al centro il lavoratore, coi suoi diritti e doveri, ma con la dignità salvaguardata e la sicurezza di poter svolgere senza penalizzazioni il suo compito”. Chiara l’analisi tracciata da Susanna Camusso, segretaria Nazionale Confederale della CGIL, nel corso del suo intervento, conclusivo del FORUM promosso dalla CGIL e dalla Funzione Pubblica di Caserta, dal titolo: “Reggia e Dintorni, Occasioni di sviluppo”. La Camusso ha sottolineato come anche nel settore dei beni culturali le condizioni e i salari dei lavoratori, che sono tra gli attori principali del servizio, sono peggiorati e rischiano di diventare sempre più precari, in quanto si paventa un vero e proprio allarme illegalità nel settore; infatti le aziende che si aggiudicano gli appalti di servizi, offrono ai lavoratori - spesso giovani laureati - condizioni economiche sempre più basse. È il caso, invece, che si riparli di contratto pubblico, per garantire trattamenti equi e legittimi a tutti. Le parole di Susanna Camusso, al termine di un convegno perfettamente riuscito e forte di un team di partecipanti di grande rilievo, hanno puntato l’attenzione sul valore centrale del lavoro, filo conduttore della vita di tutti ed hanno fatto seguito ad interventi di altri relatori che hanno analizzato il tema da altre angolazioni. Il Direttore della Reggia di Caserta, il dottor Mauro Felicori, ha preceduto la Segretaria Generale evidenziando la necessità di valorizzare, si, la Reggia, ma di non tralasciare alcun sito culturale, anzi di potenziare i collegamenti con l’esterno e di interagire anche con le piccole realtà che possono considerarsi veicoli e forieri di conoscenza. Molto proficuo, come d’altra parte gli interventi di tutti gli ospiti, è stato il contributo del Sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Antimo Cesaro, il quale ha evidenziato la necessità di erudire i giovani alla progettazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale. Fondamentali a questo proposito sono le azioni in rete, che prevedono un’unità solidale tra le parti che costituiscono la catena culturale di ogni realtà. È importante il confronto che puntualmente si verifica ai convegni ma più proficuo è ascoltare i giovani e provare a stare dalla loro parte per ben sollecitare la loro inventiva e per spronarli a mettersi in gioco. L’evento, che si è tenuto a partire dalle 9,30, presso la sala Romanelli della Reggia di Caserta, è stato introdotto dalla Segretaria Generale della Cgil di Caserta Camilla Bernabei e dal segretario della Funzione Pubblica, Felice Zinno, ha visto al tavolo dei relatori - oltre ai già citati Susanna Camusso, Mauro Felicori, e Antimo Cesaro - la delegata al Job Placement dell’Università della Campania, Nadia Barrella, il Presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone, il Soprintendente ai Beni Architettonici e Artistici CE/BN, Salvatore Buonomo, il rappresentante del Forum del Terzo Settore, Pasquale Iorio, il Consigliere alla Cultura del Presidente della Regione Campania, Sebastiano Maffettone, il Presidente di Confindustria di Caserta, Gianluigi Traettino, il Sindaco di Caserta, Carlo Marino. “Dopo una discussione così proficua si aspettano i fatti, – ha dichiarato Camilla Bernabei – a dimostrazione che ogni occasione di confronto è crescita. Noi siamo disponibili a dare il nostro contributo affinché si attui la piena valorizzazione del nostro territorio. Ci auguriamo che la Reggia di Caserta e gli altri beni culturali della Provincia diventino un’ottima occasione di sviluppo per la provincia stessa”.

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