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Sponz Fest, concerto speciale con Gianni Morandi e Vinicio Capossela a Calitri

Calitri - Sarà un concerto speciale con grandi ospiti, fuochi e diavoli quello del 27 agosto alla Sponz Arena di Calitri, evento principale dello Sponz Fest, che non dimentica tuttavia i tragici avvenimenti degli ultimi giorni. Per dare un segnale...

Sarà un concerto speciale con grandi ospiti, fuochi e diavoli quello del 27 agosto alla Sponz Arena di Calitri, evento principale dello Sponz Fest, che non dimentica tuttavia i tragici avvenimenti degli ultimi giorni. Per dare un segnale tangibile della vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma si è infatti deciso che parte del ricavato della serata sarà devoluto ad un progetto di ricostruzione economico-culturale delle zone colpite dal sisma. Un gesto che arriva da una terra, quella irpina, che sa bene cosa significhi essere toccati da eventi drammatici di questo genere.

Sul palco della Sponz A-rena saliranno Gianni Morandi “l'uomo che ha fatto da colonna sonora alla nazione, che ha riempito di sogni le valige degli emigranti e poi dei ritornati”, - come lo ha definito Vinicio - che, dopo i reciproci attestati di stima e scambi di cover sui social network, canterà insieme a lui “La padrona mia”, “Se perdo anche te” e qualche altra gemma del suo grande repertorio, e Giovanna Marini, la più autorevole rappresentate del folk italiano che nel 2014 esortò Vinicio a portare a termine il lavoro su Canzoni della Cupa - l’ultimo album pubblicato lo scorso maggio. “Giovanna Marini è una benedizione. È come parlare con la Storia, ma una storia piena di intelligenza e umorismo. Con quel linguaggio e quel distacco che solo la conquista della saggezza concede” continua Capossela. La presenza di Giovanna Marini sarà anche l’occasione per ricordare il grande Matteo Salvatore, uno dei numi tutelari del disco, nel giorno dell'undicesimo anniversario della sua scomparsa.

A loro si aggiungono il folksinger texano Micah P. Hinson, già protagonista del concerto del 25 agosto tra i binari della Stazione di Calitri, e il maestro violoncellista e direttore d'orchestra Mario Brunello che chiuderà lo Sponz Fest il 28 agosto in concerto all'Abbazia del Goleto di Sant'Angelo dei Lombardi.

A completare la lista degli ospiti ci saranno anche la Banda della Posta, i Mariachi Mezcal e i Dyables de l’Onyar, il collettivo catalano che “incendierà” il finale del concerto conducendo il pubblico dallo Stadio ai vicoli di Calitri per una lunga notte di “sponzamento”.

Intitolato “POLVERE NELLA CUPA”, è la prima e unica data in Campania del tour “Polvere” di Vinicio Capossela: per la prima volta le “Canzoni della Cupa” tornano nelle terre in cui hanno preso forma.

“Credo che le musiche della terra si assomiglino tutte in ogni parte del mondo - scrive Vinicio. Finiscono per chiamarsi vagamente musiche folcloriche ma hanno ovunque lo stesso senso di vento di sale di luna. Hanno a che fare con gli elementi e con la fatica. Sono musiche di pena che rincuorano anche a mezzo di una affilata ironia e di una saggezza atavica. Sono musiche di frontiera, quella frontiera tra terra e cielo in cui c’è ancora spazio per la premonizione e la licantropia. Questo giacimento trasversale che corre sotto la crosta della terra affiora con voci simili a latitudini diverse. Per questo si può sentire una famigliarità tra la chitarra di Matteo Salvatore e quella di Atahualpa Yupanqui, tra le serenate del nord Messico e le stornellate al balcone, tra le ballate trobadoriche e i melismi dei sonetti cantati nei campi o in cantina.

È una frontiera che dà accesso a un tempo circolare, il tempo delle stagioni. Per accedere a questo giacimento e metterlo in relazione alla nostra vita è necessaria talvolta una toppa in cui infilare la chiave. Questa toppa ha magari la forma circolare di un disco o meglio ancora di un luogo. Un luogo che diventa la serratura, il punto di accesso come la Mefite per questo mondo ctonio che ci corre nell’animo.

Il mio luogo a forma di otto da serratura è stato un piccolo lembo di terra dai paesaggi selvatici e aspri. Dal cielo violento. Una manciata di paesi aggrappati al fiume Ofanto in Alta Irpinia. Lembi di infanzia che con l’esperienza rinnovano l’infanzia del mondo. Da questi luoghi (che sostituiscono "l’io" con il “noi”) vengono “Il Paese dei Coppoloni “ le “Canzoni della Cupa” e una festa/festival che si chiama Sponz Fest.

Ha perciò un significato tutto speciale arrivare quest’anno al concerto del 27 agosto, il concerto delle Canzoni della Cupa nel loro luogo di nascita nella polvere sollevata dallo Sponz Fest.

Costruito come una vera messa in scena del repertorio impreziosito da una scenografia con zolle di terra, grano e luminarie, il concerto è una vera e propria rappresentazione del mondo rurale e folclorico evocato dalle canzoni del disco.

Sul palco con Vinicio ci saranno i musicisti che da giugno lo accompagno in tour: Glauco Zuppiroli (contrabbasso, guitarron), Mirco Mariani (mellotron, batteria, cymbalon), Alessandro “Asso” Stefana (chitarra, banjo), Victor Herrero (chitarra battente, chitarra elettrica, chitarra classica, vihuela), Agostino Cortese “Ago Trans” (cupa cupa, grancassa), Antonio Vizzuso (cupa cupa, tamburi), Enza Pagliara (voci e tamburi), Giovannangelo de Gennaro (voci, viella, aulofoni, tamburi), Sergio Palencia e Angelo Mancini, i “Mariachi Mezcal” (trombe).

Il PROGRAMMA DEL 28 AGOSTO, GIORNATA CONCLUSIVA DEL FESTIVAL

La terra e il cammino. La terra da occupare e la terra da arare. Il cammino come erranza e il cammino come speranza. L’ultima giornata dello Sponz Fest 2016, che vede protagonisti lo scrittore, attore, regista e musicista Moni Ovadia, il poeta Khaled Alnassiry e il musicista Mario Brunello, ha ritmi più rilassati e sospesi, adatti a una serie di riflessioni e contemplazioni. Alla poesia e alla musica. Al sacro e al profano.

Dopo l’ultimo appuntamento della sezione “Focolai di letture”, a cura di Franco Cafazzo e Paolo Speranza in collaborazione con CGIL Avellino, per le letture di poesie e storie vere che ruotano intorno alla storia e alla memoria dell’occupazione delle terre in Irpinia, alle 13.00 al Castello di Bisaccia pranzo finale di ringraziamento (quota di partecipazione 10 euro) in compagnia di Moni Ovadia che nel pomeriggio sarà il protagonista dell’incontro “L’utopia è sotto la polvere del viandante” in cui lo scrittore racconterà il concetto di polvere presente nei testi sacri delle grandi religioni, sempre attraverso la prospettiva del “vagabondaggio culturale e reale” proprio del popolo ebraico, di cui Ovadia si sente figlio e rappresentante.

Sempre a Bisaccia, nel pomeriggio, gara di aratura nella piana del Formicoso mentre alle 20, a Sant’Angelo dei Lomabrdi, inizia la serata conclusiva dello Sponz Fest 2016 con “Il grande esodo. Rotte e sbarramenti”, incontro con il poeta siriano Khaled Soliman Alnassiry che leggerà in arabo alcune delle sue più belle poesie. Nato a Damasco nel 1979, figlio di una famiglia palestinese rifugiata in Siria, Alnassiry ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie nel 1988. Nei suoi versi, il dramma dei profughi siriani, le vittime della repressione del regime di Bashar Al Assad, la tragedia di un popolo attualmente sconvolto da una guerra che sembra non avere fine. Egli stesso perseguitato dal regime siriano durante la sua giovinezza a causa di un’intensa attività di animatore culturale, Alnassiry vive a Milano dal 2009 e da anni svolge in tutta Europa anche la professione di giornalista. Nel 2014 ha diretto il documentario “On the Bride Side”, presentato per la prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia e selezionato ai David di Donatello come miglior documentario. L’incontro con la poesia di Alnassiry si svolgerà all’Abbazia del Goleto, straordinario gioiello di architettura romanica del XIII secolo, adagiato lungo la piana di Sant’Angelo dei Lombardi, il Monastero del Goleto ha superato secoli di declino e persino il terremoto che nel 1980 sconvolse l’Irpinia per rinascere nel suo splendore grazie ai lavori di restauro fra il 1973 e il 1983. Oltre al suo fascino architettonico, che è la prima cosa che colpisce il visitatore, ha al suo interno una serie di simbologie che rendono quest’Abbazia davvero unica nel suo genere, una vera abbazia dei misteri.

Fra le arcate a cielo aperto di questo meraviglioso luogo, risuoneranno le note di un maestro della musica classica e contemporanea italiana, il violoncellista e direttore d’orchestra Mario Brunello. Alla ribalta internazionale sin dal 1986, lungo la sua carriera ha suonato con le più prestigiose orchestre di tutto il mondo e, spaziando fuori dai confini della musica classica, ha collaborato con artisti di diversa estrazione come Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Gianmaria Testa, Margherita Hack, Moni Ovadia e Vinicio Capossela, riservando ampio spazio e della sua vita artistica a progetti che mettono in relazione il repertorio tradizionale con il teatro, la letteratura, la filosofia e la scienza. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.

Nella solennità dell’Abbazia del Goleto e con le note del maestro Brunello, si chiude domenica 28 agosto la quarta edizione dello Sponz Fest 2016, ideato e diretto da Vinicio Capossela.

Progetto "Sponz Fest 2016 Chi tiene polvere spara" finanziato dal Programma POC 2014-2020 linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura” - sezione “Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale” nel periodo “giugno 2016 – gennaio 2017” e sostenuto da PostepayCrowd, il programma di crowdfunding di Postepay, Visa e della piattaforma Eppela, cofinanziato dai partner

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