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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sindacati, "danni a Reggia Caserta". Felicori smentisce e Renzi lo difende ma la Cgil rincara: "Situazione critica"

La patina d'oro che ricopre i mobili e parti delle pareti asportata in più punti nella sala del trono, mattonelle di pregio saltate un po' ovunque: secondo quanto si apprende dai sindacati, sono i danni provocati dalla lunga fila di visitatori che...

La patina d'oro che ricopre i mobili e parti delle pareti asportata in più punti nella sala del trono, mattonelle di pregio saltate un po' ovunque: secondo quanto si apprende dai sindacati, sono i danni provocati dalla lunga fila di visitatori che domenica scorsa, prima del mese, ha affollato gli Appartamenti Storici della Reggia di Caserta (ingresso gratis). Ma il direttore Mauro Felicori smentisce:''Escludo che domenica scorsa ci siano stati danneggiamenti all'immobile e al Parco della Reggia di Caserta. É vero che lo stato di conservazione del monumento e del Parco è da molti anni carente ma, sottolineo, domenica scorsa non mi risulta sia successo nulla di particolare''. Felicori fa notare che ''La prima domenica del mese per la Reggia è sempre stato un problema soprattutto da quando negli ultimi due anni il monumento vive un periodo di grande popolarità e notorietà". "Ci troviamo a dover garantire contemporaneamente- aggiunge- la tutela del monumento e l'ordine pubblico".

Nota stampa Cgil Caserta: "In riferimento a notizie di stampa apparse sulle cronache locali circa la vicenda degli intensi afflussi di visitatori alla Reggia di Caserta, si presenta l’occasione propizia per manifestare, ancora una volta, i gravi profili di criticità cui è sottoposta la tutela e la conservazione del nostro incommensurabile patrimonio artistico e culturale. La notifica arriva dalla FP CGIL Caserta, che riferisce, tra gli altri, sul caso particolare della Reggia di Caserta, dove le annunciate e sbandierate aperture straordinarie stanno determinando pesanti problemi e difficoltà al personale, alla sicurezza del sito ed a quella dei visitatori. Ancora una volta gli spot pubblicitari celano una realtà ben diversa da quella che si vorrebbe propinare all’opinione pubblica. La verità è che l’essenzialità dell’organico e la sua discutibile gestione, surrogata a mala pena da deleteri processi di privatizzazione, la mancanza di strumenti tecnologici idonei, l’assenza di un piano che ridefinisca il valore primario della tutela senza subordinarla ad una sbagliata idea di valorizzazione, stanno mettendo a dura prova la stessa integrità dei nostri beni culturali. Attribuire al Sindacato la responsabilità di voler contrastare l’attivismo dei neo direttori manager è il segno di una concezione meramente propagandistica che nulla ha a che vedere con la inderogabile necessità di coniugare la salvaguardia di un primario bene pubblico con la sua fruizione. Anziché lanciare anatemi, sarebbe il caso che la dirigenza muovesse un duro monito alla politica affinché crei tutte le condizioni necessarie per permettere ad un comparto, quale quello dei Beni Culturali, di assolvere appieno al suo ruolo strategico di motore del rilancio socio economico dei nostri territori e al contempo di farsi strumento primario di salvaguardia della nostra “memoria storica”, da lasciare integra alle future generazioni.
“Invece di polemizzare per ipotetici danni dovuti alla grande affluenza di pubblico alla Reggia di Caserta, i rappresentanti sindacali dei dipendenti avrebbero potuto proporre misure per tutelare quel bene, piuttosto che lamentarsi per le troppe presenze di turisti dovute soprattutto alla buona gestione degli ultimi tempi”.

Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione cultura, per il quale “il lavoro del direttore della Reggia, Mauro Felicori, sta portando frutti insperati fino a pochi mesi fa, con Caserta che sta riconquistando quello spazio che merita nel panorama culturale e turistico italiano e internazionale”.

“Ora bisogna consolidare quel successo e polemiche come quelle di questi giorni o come quelle per l'eccessivo lavoro del direttore creerebbero solo danni alla Reggia” ha aggiunto Borrelli per il quale “bisogna invece mettere insieme gli sforzi per far sì che Caserta possa sfruttare al meglio la rinascita della Reggia avviando un circolo virtuoso in grado di far crescere tutta la città e non solo il sito museale”.

“Una cosa è manifestare legittimi timori per la tutela della Reggia e di quanto vi è conservato, altro, invece, è lanciare allarmi ingiustificati e dettati da motivazioni diverse, a cominciare da quelle legate all’aumento di lavoro necessario per poter gestire l’enorme afflusso di visitatori” ha concluso Borrelli che con il conduttore radiofonico della radiazza su Radio Marte Gianni Simioli ha lanciato la mobilitazione per un flash mob pro Felicori, “un modello amministrativo che punta all'efficacia ed efficienza e quindi da imitare non da contrastare”.


Di seguito il post del segretario del Partito Democratico Matteo Renzi: "La Reggia di Caserta sta conoscendo una seconda giovinezza. Da quando abbiamo scelto il nuovo direttore, Mauro Felicori, i visitatori crescono a ritmo impressionante. La Reggia è tornata punto di riferimento per la Campania e per il mondo intero. Anche a questo servono i grandi monumenti: a rafforzare il senso di identità di un popolo. Appena il direttore arrivò a Caserta, alcune sigle sindacali lo attaccarono perché "lavorava troppo". Giuro! Ricordate che allora feci pubblicamente un intervento in difesa di Felicori? Oggi c'è stato nuovo attacco di alcune sigle sindacali che dicono: la presenza di tanti turisti e cittadini, specie nelle domeniche di apertura gratuita, mette "sotto stress la Reggia". Sotto stress?!?
Parliamoci chiaro: è giusto investire tutte le risorse necessarie per la manutenzione e garantire la sicurezza del monumento e del parco. Ma il fatto che finalmente i musei italiani facciano notizia perché ci sono tanti visitatori è un segno incredibilmente positivo!
Altro che "stress della Reggia": se tanti cittadini entrano in un Museo o in un luogo di cultura, l'Italia è più ricca. E noi vogliamo lavorare sempre di più in questa direzione.
I beni culturali vanno protetti, certo, ma vanno anche vissuti. Solo così l'Italia può tornare a orgogliosa di essere l'Italia".

Sindacati, "danni a Reggia Caserta". Felicori smentisce e Renzi lo difende ma la Cgil rincara: "Situazione critica"

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