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"Una moglie americana" di Katherine Wilson al Lido Luise di Castel Volturno

Castel Volturno - “Un libro brillante ed emozionante, una gioia per i sensi” ha scritto Lilli Gruber. “Fa rivivere la magia della Napoli di Elena Ferrante” ha aggiunto il magazine online The Pool. Parliamo de “La moglie americana” di Katherine...

Un libro brillante ed emozionante, una gioia per i sensi” ha scritto Lilli Gruber. “Fa rivivere la magia della Napoli di Elena Ferrante” ha aggiunto il magazine online The Pool. Parliamo de “La moglie americana” di Katherine Wilson, il libro, appunto, di cui alle ore 11 di sabato 19 agosto si parlerà al Lido Luise (raggiungibile imboccando, nell’area a destra del Volturno, dalla sp 303, Viale Po e Viale Tevere in successione). L’appuntamento, programmato nell’ambito delle “Letture di gusto” ideate per l’estate da Pasquale Iorio, patron de “Le Piazze del Sapere” in Terra di Lavoro, d’intesa col Museo internazione di Arte contemporanea EuroMediterraneo, determinerà l’allettante circostanza di un dialogo a tutto tondo fra la stessa autrice Wilson e la docente Tiziana Grimaldi prontissima a delinearne il profilo e ad incalzarla sulla sostanza del libro di ben 300 pagine edito da Piemme in questo corrente anno 2017. Ripassiamo subito, anche per andare minimamente preparàti, l’accattivante trama: “Napoli è un po' come New York, una città di estremi, o la ami o la odi. Ma se la ami, la ami spassionatamente. Quando Katherine, giovane americana fresca di laurea a Princeton, sbarca a Napoli per uno stage presso il consolato americano, si innamora perdutamente della città, della sua bellezza sconcertante. L'energia caotica che sprigiona è quanto di più lontano dalla sua educazione di brava ragazza ligia alle regole di famiglia, l'amore per la vita e per il cibo degli italiani, e più ancora dei partenopei, sono all'opposto del suo stile di vita, della sua dieta disordinata e di una certa incapacità ad accettarsi.

Nonostante tutto, però, non le ci vuole molto per sentirsi a casa. Merito di Salvatore, studente di giurisprudenza di cui inaspettatamente si innamora, e della famiglia di lui, soprattutto della madre Raffaella, che la accoglie in un caldo abbraccio. A contatto con Raffaella, cuoca sublime e gran donna, Katherine impara i segreti della cucina e del vivere bene. Impara a lasciarsi andare senza paura alla bellezza, alla bontà e alla carnalità. Una storia vera che è un percorso di formazione e apprendimento della felicità, e una dichiarazione d'amore a Napoli e al gusto della vita”. Ah, ecco, tutto chiaro! Katherine a Napoli ha trovato pure il suo amore ed ha perfino sposato un partenopeo. Dunque, le pietanze sono servite e si è consentito ai commensali di intrufolarsi anche in cucina. Si capisce finalmente che non a caso la Gruber ha decantato l’opera come “gioia dei sensi”. Allora andiamo sabato al Lido Luise?! Oltretutto, sicuri che partecipa all’evento la giovane scrittrice casertana Adriana Caprio, autrice del racconto fantastico “ORA”, Vozza Editore: quindi una ragione in più. Ascoltare le opinioni di Adriana – giovanissima “penna d’oro” peraltro proveniente …da un altro pianeta – sulla gastronomia napoletana filtrata dall’affermata scrittrice statunitense è davvero un’aggiuntiva chicca per una gustosa tarda mattinata d’agosto fra le oltraggiate meraviglie naturali del litorale domizio. Raffaele Raimondo
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