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Terra di Cinema, mostra fotografica: 'San Pietro Infine: I luoghi della memoria'

Capua - Terra di Cinema ritorna con un omaggio alla grande maestro del cinema Mario Monicelli. Non c'è modo migliore per cominciare il nuovo anno che partire con un evento inaugurale dedicato al maestro scomparso a fine anno. Si riparte da Palazzo...

Terra di Cinema ritorna con un omaggio alla grande maestro del cinema Mario Monicelli. Non c'è modo migliore per cominciare il nuovo anno che partire con un evento inaugurale dedicato al maestro scomparso a fine anno. Si riparte da Palazzo Lanza di Capua, con una mostra fotografica organizzata dalla Società Fotografica Casertana il 14 gennaio 2011 alle ore 19.30.
Una mostra personale di BARBARA CANTIELLO dal titolo "SAN PIETRO INFINE: I LUOGHI DELLA MEMORIA". San Pietro Infine è l'ultimo paesino della provincia di Caserta, ai confini con il Lazio. Un borgo medievale distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, dove Mario Monicelli girò uno dei suoi capolavori, "La grande guerra" con Alberto Sordi e Vittorio Gasmann. Nel paesino sono ancora visibili le ferite della guerra. Da qualche anno è nato un piccolo museo che raccoglie immagini delle riprese del film di Monicelli e durante l'estate si svolge un piccolo festival del cinema sui film storici sul tema della guerra. Oggi il paesino è un piccolo museo a cielo aperto. La mostra fotografica riprende il luoghi apparsi nel film di Monicelli, un viaggio fotografico nella memoria, quasi un film nel film. L'artista, a proposito della mostra, dice "L'uomo prende possesso della terra e ne modifica l'aspetto. Gli spazi rurali divengono antropizzati. Le case prendono il posto dei campi e delle colline. Poi, a volte l'uomo abbandona le case che ha costruito, i manufatti che ha portato nelle case ed a volte l'abbandono sembra così repentino che tutto appare congelato. La natura, pian piano, incessantemente riprende il sopravvento. Ognimuro, ogni scala, ogni oggetto, viene ghermito ed a poco a poco avvolto. Testimone di questa lenta rivincita, di questo magico momento in cui l'uomo e la natura competono per il possesso dello spazio". È l'artista che fissa in scatti netti, densi, vibranti eppure caratterizzati da una certa commozione, lo spettacolo del dissolvimento della civiltà che si sta realizzando davanti ai suoiocchi. Poichè in natura, nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto continuamente si trasforma, il mezzo fotografico diviene strumento per tracciare il racconto di un momento della storia, del luogo,un modo per poter archiviare una pagina di diario da poter in futuro rivedere. Ciò avviene con le immagini che compongono il lavoro di Barbara Cantiello, un percorso interiore molto intenso, una discesa verso le profondità dell'animo, dove la scelta stilistica del bianco e nero aggiunge ancor più drammaticità e rende ancor più significativa la rappresentazione del luogo. Barbara Cantiello nasce a Roma nel 1971, all'età di sei anni si trasferisce con la famiglia a Caserta, dove nel 1990 si diploma all'Istituto Statale d'Arte di S. Leucio. Continuerà i suoi studi artistici presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli e frequentando il corso di Mimmo Iodice, ha inizio la passione per la fotografia. Nel 2005 si converte con entusiasmo alla fotografia e alla grafica digitale, dopo aver seguito un corso di specializzazione in Art Direction presso l'ILAS – Istituto Superiore di Comunicazione Visiva - di Napoli. Socia della S.F.C.
Dopo l'apertura della mostra fotografica ci sarà l'omaggio a Monicelli con la proiezione e il commento di momenti significativi del film. Interverranno Francesco Massarelli (Direttore artistico del Cineclub Vittoria) e Massimiliano Gaudiosi (Fondatore di Campania Movitour). Presenta il Presidente della Società Fotografia Casertana, Giovanni Saladino.

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