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'Abbiamo perduto la bussola!', presentazione libro di Nadia Verdile

Casagiove - Il re lazzarone sarà protagonista, domenica 14, alle 11.30, presso la sala delle conferenze del quartiere militare borbonico, nella presentazione dell'ultimo libro di Nadia Verdile "Abbiamo perduto la bussola! Lettere da Capri di...

Il re lazzarone sarà protagonista, domenica 14, alle 11.30, presso la sala delle conferenze del quartiere militare borbonico, nella presentazione dell'ultimo libro di Nadia Verdile "Abbiamo perduto la bussola! Lettere da Capri di Ferdinando IV a Maria Carolina", edito da Il Campano. L'evento rientra nell'ambito del programma "Un aperitivo con.", una delle numerose attività culturali dell'Amministrazione comunale di Casagiove, ed in particolare dell'assessorato alla cultura guidato da Raffaele Di Pippo. Il volume della Verdile, prefazione di Raffaele La Capria, sarà presentato da Daniela Borrelli, grecista, docente. Esso raccoglie 27 lettere inedite inviate da Capri, nella primavera del 1787, dal sovrano napoletano alla moglie. «Il re - scrive La Capria - alloggia nel Palazzo Canale che si affaccia sopra la Marina Grande. Con una calligrafia semplice ed accurata, da scolaro, racconta il suo "far niente" nell'isola: si sveglia, fa colazione, una puntatina in chiesa per sentire la messa, la caccia ogni volta che può, il pranzo, il gioco delle carte, qualche breve lettura, un po' di musica, scrive queste lettere alla moglie, e poi va a nanna alle nove e dorme saporitamente. La sua ortografia spesso incespica, specie quando incontra la seconda lettera dell'alfabeto che lui quasi sempre raddoppia e scrive "adorabbile", "dubbitare", "incredibbile", "subbito", e così via. Ma la sua prosa diventa graziosa quando alludendo alla gravidanza della moglie e al nascituro scrive di pregare il Signore che gli faccia avere buone nuove della salute della moglie "e che il nuovo nennillo si faccia quietamente i fatti suoi nella panza". Con la trascrizione ed il ritrovamento di queste lettere la Verdile ha aggiunto un nuovo nome alla lista dei gaudenti che hanno frequentato l'isola». Le lettere sono precedute da un saggio in due capitoli, uno dedicato ai due sovrani e l'altro a Lo Palazzo, la residenza dove, fatta eccezione per il decennio francese, il sovrano veniva ospitato due volte l'anno, in primavera e in autunno, per l'appuntamento con il passaggio delle quaglie. «In queste lettere da Capri - scrive Giancristiano Desiderio in una sua nota al libro - emerge la figura di un uomo che è a disagio nei panni del sovrano. Ferdinando vorrebbe condurre vita gaia e spensierata, libera e senza fastidi, alla napoletana si può dire, e invece è un re. I suoi divertimenti - la caccia, il gioco, gli scherzi, il dolce far niente - sono la manifestazione, imbrigliata nella vita di corte, della sua psicologia da lazzaro privilegiato». In quella mattinata si potranno ammirare anche i dipinti di Titti Russo, la pittrice casertana che ha illustrato il libro. «La presentazione del libro della Verdile - ha dichiarato Di Pippo - è uno dei tasselli del calendario culturale di quest'anno, in cui la nostra città promuove iniziative culturali e si promuove come fattrice di eventi, del che andiamo orgogliosi».

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