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Cenacolo di preghiera alla Stella Maris, animato da padre Rungi

Mondragone - In occasione del 116 anni della morte della serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu, fondatrice delle Suore di Gesù Redentore, nell'Istituto Stella Maris di Mondragone, domani alle ore 20.00, padre Antonio Rungi, teologo morale campano...

In occasione del 116 anni della morte della serva di Dio, Madre Victorine Le Dieu, fondatrice delle Suore di Gesù Redentore, nell'Istituto Stella Maris di Mondragone, domani alle ore 20.00, padre Antonio Rungi, teologo morale campano, religioso passionista e assistente spirituale delle Suore, guiderà il cenacolo di preghiera per l'adorazione, la riconciliazione e la riparazione. Il Cenacolo di preghiera è al sesto anno di svolgimento e fa registrare una buona partecipazione di fedeli a questa ora di adorazione, impostata su tematiche inviate dalla Curia generale delle Suore di Gesù Redentore, con sede in Roma. Un cenacolo di preghiera finalizzato anche per ottenere la beatificazione della serva di Dio, il cui processo di beatificazione è in atto. Chi è la fondatrice delle Suore di Gesù Redentore è possibile capirlo dalla sintesi della sua biografia. Victorine Le Dieu de la Ruaudière (Maria Giuseppa di Gesù) fondatrice delle Suore del Patronato di S. Giuseppe, che dal 1984 hanno la nuova denominazione di Suore di Gesù Redentore. Victorine nacque il 22 maggio 1809 ad Avranches, città che sorge di fronte al celebre Monte di San Michele, da Felice Alessandro Le Dieu de la Ruaudière, ricevitore del Demanio e dalla nobile Maria Teresa di Cantilly.L'infanzia di Victorine è serena e felice. In lei la bellezza, la poesia e la bontà si fondono profondamente. Suo padre la definisce un bocciolo. Victorine gode dell'attenzione dei genitori e della tenerezza fraterna: ama ed è riamata dal fratello Edoardo, più piccolo di lei di un anno, e dal suo secondo fratello Augusto, nato dieci anni dopo. La professione del padre costringe la famiglia Le Dieu a continui spostamenti che hanno il merito di moltiplicare i contatti umani ed allargare gli orizzonti mentali della ragazza. A 12 anni ricevé la Prima Comunione, sentendo sin da allora di essere chiamata alla vita religiosa, il suo spirito è costantemente interpellato dalle miserie umane e spirituali e, di fronte ad una società materialista, ingiusta, discriminante, le si ravviva il bisogno di spendere la sua vita nel silenzio e nella preghiera; ma questa sua evidente inclinazione venne molto contrastata dai genitori, che misero in atto, tutti i tentativi per dissuaderla, come quello di mandarla a Reims, a studiare in un collegio laico. A 18 anni, coerente con le sue decisioni, fece privatamente i voti di castità e ubbidienza, che furono trasformati a 24 anni in pubblici e perpetui. Legata alla famiglia che non la lasciava scegliere, Victorine la segue nei trasferimenti da Avranches a Parigi e poi a Poitiers, resi necessari per mettersi al riparo dalle turbolenze politiche, che scuotevano la Francia nel periodo post-napoleonico e della Restaurazione. Nel 1830 in Francia il popolo è in sommossa ed una nuova rivoluzione insanguina il paese: vengono commessi sacrileghi attentati alle chiese e l'animo sensibile di Victorine sente "

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