Alla Reggia la mostra degli altorilievi di Gabriella Pucciarelli
Caserta - Venerdì 22 ottobre, alle ore 17.30, si inaugurerà nella Reggia, Salone diRappresentanza della Pro Loco di Caserta, la personale dell'artista napoletanadal titolo "Gabriella Pucciarelli, la cantastorie dell'umanità". Presenzierà...
Venerdì 22 ottobre, alle ore 17.30, si inaugurerà nella Reggia, Salone diRappresentanza della Pro Loco di Caserta, la personale dell'artista napoletanadal titolo "Gabriella Pucciarelli, la cantastorie dell'umanità". Presenzierà l'esposizione, curata e presentata dal critico d'arte Carlo Roberto Sciascia, ilPresidente della Pro Loco di Caserta Francesco Giaquinto."Si poema loquens pictura est, pictura tacitum poema esse debet" (Rhetor, "AdHerennium", 4, 28, 39: "se il poema è una pittura parlante, la pittura deveessere un tacito poema").Per l'artista napoletana è la prima esposizione personale dopo la sua grandemostra personale, allestita nel Museo Garibaldi Meucci di New York, che hariscosso un significativo successo di critica, l'interesse delle gallerie degliStates e l'approvazione incondizionata del pubblico. Non trascurabile, inoltre,è il primo premio Eureka 2010, ottenuto recentemente a Spoleto, Chiostro di SanNicolò, che le ha permesso di rientrare in Italia alla grande dopo l'avventuradi New York.Con tela di juta, cotone, garze e materiale vulcanico delle solfatare,Gabriella Pucciarelli crea opere che sono colmi di tragicità esistenziale tuttanapoletana; sono altorilievi che delineano i miti e le leggende mediterranea,che vivono della spiritualità dei personaggi biblici, che si esaltano nell'estrema passionalità dei Santi ma, soprattutto, traspare il lavoro dell'uomo ela sua passionalità. I personaggi, velati dal tempo e sbiaditi nelle brumedell'oblio, si ergono prepotentemente animati da un'invincibile inquietudine edi un inesauribile anelito di libertà interiore al quale, forse, tuttal'umanità ha sempre teso.
Il suo è un viaggio drammatico ed autentico, avvolto in un'atmosfera densa dimistero e di enigma, attraverso i meandri della psiche alla ricercadell'essenza dell'esistenza umana; ogni personaggio vive la tragicità di ognimomento della sua vita, consapevole dell'invincibile inquietudine del suo animoe dell'indomabile anelito alla libertà interiore. "Gabriella Pucciarelli, artista cantastorie
Lo stesso Sciascia ha, poi, spiegato: "Senza addentrarsi nell'ermeneutica deimiti, la centralità spetta alla sirena Partenope, ibrido di gentilezza umana edi rudezza animale, con il volto da vergine su un corpo di uccello racchiudegli elementi primari della Natura (cielo, terra, acqua, fuoco); ma nontrascurabile sono la Notte, che prima di Zeus abitava nel caos, e l'ordinegenerato con un atto d'Amore da un uovo d'argento. È sotto l'apparenteingenuità dei miti, tanti valori antropologici celati nel profondo dell'oniricocollettivo. Gabriella Pucciarelli realizza opere dalla struttura simbolica, inun iter di pulsioni emozionali e di echi tipici della cultura greco romana,proiettandole poeticamente verso una spiritualità più intensa e solida graziein un processo di osmosi tra l'essenzialità della vita e l'impercettibilità delsovrannaturale. Il suo discorso si avventura, così, in uno straordinarioscenario di vita, velato dal tempo e sbiadito dall'oblio, ove ogni personaggio,carico di pathos e di appassionata gioia di vivere, si erige in tutta la suadrammaticità ed inquietudine ma forte di singolari riflessioni filosofiche erivive sulla sua pelle i conflitti esistenziali unitamente agli impetipassionali, mentre intorno si attua la continua metamorfosi tumultuosa tracosmo e uomo. I suoi personaggi si addentrano in nuove ed antiche leggende,avvolti da un'aura aleggiante di intense sensazioni olfattive per il riccohumus, tattili per le ruvide trame e visive per i cromatismi eterei edimpalpabili. La donna, elemento centrale per la sua essenza misteriosa edenigmatica, avvolta in un'atmosfera densa di mistero e di enigma, si inseriscein un sistema di segni e volumi plasticamente coerente, fissato dal tempo edilatato in un fluire a ritroso in un'analisi dell'esistenza umana; con essa lascenografia si illumina tra la consistenza corporea e l'aura psichica deilineamenti tesi verso spazi inesplorati e/o illusori. Nella suggestione deiritmi, scanditi da corpi invisibili, l'artista avvolge tutto in un'atmosferadensa di mistero e di enigma che, attraverso i meandri della psiche, ricercadell'essenza dell'esistenza umana; i volti dei suoi personaggi, intreccio diumani ardori e di tensioni verso spazi inesplorati, tracciano il confine traspazio virtuale della pittura e volume virtuale dell'architettura. Il suolinguaggio si avvale di accenti lirici per dettare sensazioni uniche ecoinvolgenti al suo racconto, palpitante da implicazioni allegoriche dei suoialtorilievi, accesi di passione ma velati dall'oblio del tempo, ognipersonaggio vive la tragicità di ogni momento della sua vita, consapevole dell'invincibile inquietudine del suo animo e dell'indomabile anelito alla libertàinteriore".
La mostra proseguirà fino al 7 novembre con il seguente orario: 9.15 – 12.45giorni feriali, 9.30 – 12.00 la domenica e su appuntamento (338/79 22 753).