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La Giunta ed il Consiglio Comunale di S.Arpino ricordano i militari caduti in Afghanistan

Sant'Arpino - L'amministrazione comunale ed il consiglio comunale di Sant'Arpino si stringono intornoalle famiglie dei militari scomparsi in Afghanistan sabato scorso. "Ancora una volta- silegge in una nota diffusa dal sindaco di Sant'Arpino...

L'amministrazione comunale ed il consiglio comunale di Sant'Arpino si stringono intornoalle famiglie dei militari scomparsi in Afghanistan sabato scorso. "Ancora una volta- silegge in una nota diffusa dal sindaco di Sant'Arpino, Eugenio Di Santo, - siamo costretti apiangere quattro nostri militari uccisi da un vile attentato che li ha strappati ai loro cari,mentre erano impegnati in una missione di pace. Francesco Vannozzi, GianmarcoManca, Sebastiano Ville e Marco Pedone, erano dei nostri giovani connazionali che conun grande senso del dovere ed un altrettanto radicato senso dell'appartenenza cercavano,fedeli all'impegno assunto, di portare un aiuto alla popolazione e alle forze di poliziaafgane. A nome dell'intera giunta municipale di Sant'Arpino in questo momento tantodifficile ci stringiamo al fianco delle famiglie di questi eroi che sono costrette a piangere ladipartita di queste giovani vite per colpa della vile mano dei terroristi. Al contemporivolgiamo un sincero ed affettuoso pensiero al caporal maggiore Luca Cornacchia,rimasto anch'esso ferito nell'attentato di sabato scorso nei pressi di Farah, con la speranzache possa rimettersi al più presto". A farsi portavoce del sentimento di tutti i consigliericomunali è il capogruppo consiliare di maggioranza Ernesto Capasso che parla "dimomento molto triste per l'intera Nazione che ancora una volta è costretta a piangerequattro suoi giovanissimi figli caduti in una vile imboscata dei terroristi. Come sempre inostri militari fino all'ultimo si sono comportati da veri e propri eroi, cercando di portareaiuto e conforto alla martoriata popolazione afgana, ma purtroppo hanno incontrato sulproprio cammino chi non vuole che le cose cambino realmente in quel posto. Ora non è ilmomento delle polemiche, ma è solo quello di stringerci tutti come Nazione al fianco dellefamiglie di Francesco, Gianmarco, Sebastiano e Marco, oltre che del caporal maggioreLuca Cornacchia. Certo che chi è chiamato a responsabilità decisionali deve valutare i proe i contro di un'avventura come quella in Afghanistan che sta destando molti interrogativinell'opinione pubblica. Opinione pubblica che, tuttavia, non fa mai venire meno il suosostegno alle nostre forze armate che si caratterizzano da sempre per l'altissimaprofessionalità e l'ancora più alto senso di umanità e di vicinanza alle popolazionisofferenti. E sono queste caratteristiche che certamente infastidiscono quanti non voglionola pace, ma desiderano che si resti sempre in un perenne stato di guerra che va adiscapito di molti e a vantaggio di pochissimi".

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