A Palazzo Real riapre il Teatrino di Corte a conclusione del primo restauro
Napoli - Il giorno 11 ottobre alle ore 11.30, Stefano Gizzi (Soprintendente per i Beni architettonici, Paesaggistici, Storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e provincia ), Salvatore Nastasi (Commissario Straordinario Teatro di San...
Il giorno 11 ottobre alle ore 11.30, Stefano Gizzi (Soprintendente per i Beni architettonici, Paesaggistici, Storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e provincia ), Salvatore Nastasi (Commissario Straordinario Teatro di San Carlo) e Rosanna Purchia (Sovrintendente Teatro di San Carlo) terranno a battesimo la riapertura del Teatro di Corte di Palazzo Reale, grazie al primo restauro completo effettuato dopo la ricostruzione postbellica.
Il complesso lavoro, realizzato con fondi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Compagnia di San Paolo e del Teatro San Carlo, ha interessato la rifunzionalizzazione degli ambienti, il restauro architettonico, l'adeguamento degli impianti, la sostituzione delle poltrone e dei tendaggi di scena e di sala, il restauro dell'intero apparato decorativo e della scenotecnica.
La struttura settecentesca del Teatro, progettata da Ferdinando Fuga nel 1768 e già ricostruita nel 1950-54 a seguito dei gravi danni subiti durante i bombardamenti, è stata riproposta nel suo prezioso insieme, conservando in linea di massima le soluzioni precedentemente adottate.
Sono stati restaurati i dipinti del soffitto, realizzati da Francesco Galante, Antonio Bresciani, Vincenzo Ciardo e Alberto Chiancone in sostituzione dei perduti affreschi settecenteschi, ed i putti musicanti di Cesare Maria Cristini; le statue in cartapesta di Angelo Viva raffiguranti le Muse con Minerva, Apollo e Mercurio; il complesso apparato decorativo con legni e stucchi dorati è stato riequilibrato sulle scarse tracce residue della decorazione antica, presenti in minima parte nel braccio verso l'ambulacro di Palazzo Reale.
Il sistema di ancoraggio del piano di graticcia alle capriate è stato rinforzato con l'aggiunta nel sottotetto di quattro travi in acciaio, perpendicolari al boccascena; il graticciato ligneo è stato pulito, consolidato e ignifugato; le travi lignee particolarmente danneggiate sono state sostituite o accoppiate a travi di uguale essenza e stagionatura e di uguale sezione. Sono state inoltre sostituite le vecchie americane, il parco lampade, i tiri manuali ed i motori per i tiri elettrici; infine, sono state restaurate e rifunzionalizzate la pedana girevole e le due quinte mobili in maestà realizzate nel restauro postbellico.
L'opera è intitolata "Prova d'Orchestra", omaggio al genio di Federico Fellini, ed è stata realizzata con il contributo di BNL Gruppo BNP Paribas.