Cala il sipario sulla 40 edizione del Festival del Settembre al Borgo
(Casertavecchia) Cala il sipario sulla 40° edizione del Festival del Settembre al Borgo, giunto alla terza direzioneartistica firmata Paola Servillo e Ferdinando Ceriani.Una settimana di grandi eventi ha animato il centro storico di Casertavecchia...
(Casertavecchia) Cala il sipario sulla 40° edizione del Festival del Settembre al Borgo, giunto alla terza direzioneartistica firmata Paola Servillo e Ferdinando Ceriani.Una settimana di grandi eventi ha animato il centro storico di Casertavecchia; spettacoli di variogenere si sono alternati fra la Terrazza, la Piazza Duomo e la Torre del Castello, allietando lefresche serate dei tanti spettatori giunti dal piano casertano, ma anche da quello partenopeo.Numerose sono state le persone che, in particolar modo, sono ascese al borgo nel weekend perassistere alle ultime rappresentazioni previste dal cartellone ufficiale.
Durante la serata di sabato sono protagonisti attori gli spettacoli "Pierino e il Lupo" diProkofiev, "L'Italia s'è desta" con Daniele Bonaiuti, "L'Acquario" di e con FrancescoD'Amore, "Le Canzoni della Radio" ideato e prodotto dal maestro Filomena Piccolo, ed infine letanto attese "Interviste Impossibili", tornate per il terzo anno consecutivo al Settembre al Borgo,che hanno avuto per "primi attori" tre noti personaggi del Risorgimento italiano: Anita Garibaldi,la principessa di Belgioioso e Giuseppe Mazzini, interprati rispettivamente da Luisa Ranieri, AnnaBonaiuto e Remo Girone. Un evento di grande spessore culturale, in cui sono state messe in luce legesta, ma anche i diversi lati della vita privata, di tre figure che hanno contributo all'unificazionedella nazione, il cui pensiero è ancora sorprendentemente moderno.
La serata di domenica è stata inaugurata dallo spettacolo per bambini, svoltosi presso laPineta, "Gervaso e Carlotta. La Fiaba dei tre desideri" di Roberta Sandias, per la regia di MaurizioAzzurro e la produzione de La Mansarda – Teatro dell'Orco. Tratta da una antica fiaba tedesca, larappresentazione ha coinvolto i più piccoli attraverso musiche e canzoni suggestive che hanno fattoda cornice ad una favola, le cui origini sono popolari, caratterizzata da sviluppi imprevedibili e daun finale inaspettato.
Il Festival si è poi concluso con una vera e propria carrellata di concerti musicali."Opera e non solo" è stata la prima esibizione, a cura dei maestri Rosalba Vestini e Filippo Morace.Nel corso dello spettacolo, alquanto suggestivo, si sono alternati giovani talenti vincitori delConcorso Internazionale di Musica "Città di Caserta – Belvedere di San Leucio".
Presso la Terrazza notevole è stata in seguito la proposta musicale svelata dal "Salvatore CirilloTrio", composto dallo stesso Cirillo al pianoforte, da Aldo Vigorito al contrabbasso e da AdeleCapacchione alla voce.
Grande successo invece è stato per il concerto di musica sacra, a cura del maestro AntonioBarchetta, in cui sono stati omaggiati i più eccellenti autori del passato e dell'età contemporanea.Le esibizioni sono poi continuate in Piazza Duomo con la "prima assoluta" di "Autore che Canta",concerto con Tullio Pizzorno e la partecipazione di Linda, fra le più belle voci d'Italia ed ex terzoposto a Sanremo 2004, e l'organizzazione di Vittorio Ciarocchi Leart' S.r.l.
Un appuntamento con la canzone d'autore italiana, che non ha disdegnato l'adesione a soluzioniformali e sonorità tipiche di altri "universi musicali".L'altro evento è stato interamente dedicato al blues, ma anche al jazz e al funk, con lospettacolo "The Blue Noise". Sul palco della piazza si è magicamente materializzato l'incontrofra il chitarrista Lello Panico e l'armonicista e vocalist Tollak,i quali hanno condiviso, in modooriginale, la rilettura di alcuni brani, fra i nuovi ed i classici, del repertorio blues e funk.
Non è mancato, nel corso del Festival, l'impegno sociale contro la schiavitù delle donne stranierecondotto da "Newhope", cooperativa nata dall'esperienza di Casa Rut e guidata da suor RitaGiarletta, che per il secondo anno ha partecipato all'evento, con un proprio spazio permanenteallestito in prossimità della Pro Loco "Casertantica", in cui è stato possibile conoscere e acquistarei tanti manufatti della società cooperativa, quali frutto della speranza di una nuova rinascita delterritorio casertano, tanto martoriato anche dall'ignobile sfruttamento delle donne immigrate.