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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Marina Confalone e Patty Pravo, teatro e musica al femminile a Citt Spettacolo

Benevento - Saranno molteplici ed originali gli spazi "scenici" che ospiteranno gli appuntamenti programmati per sabato 5 settembre 2010, seconda giornata di Benevento Città Spettacolo 2010. Luoghi noti e meno noti, location inusuali, teatri...

Saranno molteplici ed originali gli spazi "scenici" che ospiteranno gli appuntamenti programmati per sabato 5 settembre 2010, seconda giornata di Benevento Città Spettacolo 2010. Luoghi noti e meno noti, location inusuali, teatri "naturali" e antichi palchi, sulle cui tavole è incisa la storia della città, dei suoi abitanti e della loro passione più grande: il teatro.
La giornata avrà inizio alle ore 13.00, presso il Centro d'Arte e Cultura, con il debutto, in prima nazionale, di Tagli, uno spettacolo di e con Marco Mario De Notaris, destinato ad un massimo di cinquanta spettatori e seguito da una particolare degustazione gastronomica a cura dell'Associazione Loa. L'allestimento, presentato da AudioImage, è un monologo-cabaret che si ispira alla stand-up comedy, un misto di improvvisazione e di testo scritto, una performance in bilico tra il rischio dell'invenzione e una drammaturgia più "collaudata".
Alle ore 17.00 la Villa Comunale ospiterà Come Alice… di Giovanna Facciolo, interpretato da Adele Amato de Serpis, Cristina Messere, Monica Costagliola, Valentina Carbinara. Lo spettacolo, presentato da I Teatrini, è destinato ad un massimo di ottanta bambini, in età compresa fra i sei e gli otto anni. L'allestimento presenta una struttura itinerante. Il giovane pubblico seguirà il percorso interagendo con i famosi personaggi del non-sense che qui acquistano caratteri nuovi legati a questo luogo affascinante dove la natura si impone mescolandosi agli eventi teatrali
Nel pomeriggio, alle ore 18.00, presso Largo Manfredi di Svevia, Imma Villa e Rosario Sparno danno il via a Raccontami Benevento, un ciclo di racconti in cui gli spazi bellissimi della città, le architetture diventano "dimore" per rappresentazioni inconsuete. Attori che inventano una storia e la raccontano al pubblico come per un incontro improvvisato.
Il primo "racconto" si svolge nelle prime ore del pomeriggio di venerdì 26 febbraio del 1266. L'esercito di Carlo d'Angiò è schierato sui colli sovrastanti la valle dei fiumi Sabato e Calore. Le forze di Manfredi, re di Sicilia (che il papa considera usurpatore), sono disposte nella pianura beneventana di S. Maria della Grandella. Ha inizio la battaglia di Benevento.
Alle ore 19.00, le emozioni di Raccontami Benevento si "spostano" all'Hortus Conclusus, con Gea Martire e Gabriele Saurio. Il racconto della lotta, quella più antica, antica quanto il mondo, tra il bene e il male, viene ingaggiata e mai vinta. Si può provare, sperare. Ma, alla fine, sapremo distinguere, se quel seducente, poderoso braccio che, trionfante, eleva verso il cielo la coppa della vittoria appartiene al corpo tentatore del male o a quello virtuoso del bene?! Fidiamo nel mistico Hortus e nelle divine opere di Paladino. L'ingresso agli appuntamenti di Raccontami Benevento è libero fino ad esaurimento posti.
Gli appuntamenti serali saranno inaugurati da Marina Confalone, interprete e regista de La Cenerentola maritata di Manlio Santanelli, spettacolo che debutterà in prima nazionale alle ore 21.00, al Teatro De Simone.
La storia narra di Cenerentola che, convolata ad entusiasmanti nozze con il suo Principe Azzurro, che l'ha fortemente voluta per il suo piedino da geisha, viene sottoposta dalla Regina Madre, dopo il matrimonio, ad una serie estenuante di esercizi fisici e morali. Una sorta di "Università di Cambridge" Reale che la trasformi, da domestica qual'era, in una principessa di sangue.
Ma la frequentatrice di camini non è di quelle che si piegano a discipline indirizzate a stravolgerne l'origine.
E così il maestro di danza, quello di musica, e tanti altri docenti delle tante virtù, che distinguono l'aristocrazia dalla plebe, si devono ritirare in buon ordine, sconfitti e sconfessati da una creatura che non è affatto disposta a perdere le sue radici, a cambiare pelle, ad applicare al suo viso una maschera che non le appartiene.
Viene ricacciata, con maniere tutt'altro che araldiche, nelle cucine del Palazzo, ad attendere alle defatiganti commissioni che le sono congeniali, come spazzare, fare il bucato, stirare, rammendare e, quando occorre, lavorare a maglia. E', appunto, mentre sferruzza, che esterna tutto il suo rancore contro il destino e medita la sua mitica vendetta.
Alle ore 21.30 il concerto di Patty Pravo, dal titolo "Senza Vergogna Tour" inaugura il segmento dei Grandi Incontri, programmati dalla XXXI edizione di Benevento Città Spettacolo.
Quattro appuntamenti con la grande musica, leggera e classica, e la danza, ospitati nel grande Teatro Romano di Benevento, che ritorna a essere palcoscenico" naturale per importanti ed emozionanti "incontri" scenici. Alla seconda stagione e forte dei dati registrati nel precedente Tour 2009, Patty si esibirà accompagnata dalla sua band, proponendosi in uno spettacolo dal pop al rock, dove, oltre ai suoi successi, regalerà qualche perla, "le canzoni che le piacciono" e portate al successo da altri interpreti, come Vasco Rossi e Lucio Battisti.
Singolare ed intrigante sarà il Grubus Theatre, autobus a due piani trasformato in teatro viaggiante, che accompagnerà il pubblico in Viaggi da fermo. Due sono le "partenze" previste, alle 20.30 e alle 23.00 in Piazza Roma, per un massimo di 25 viaggiatori ognuna, con destinazione Paris, accompagnati da Luciana Paolicelli, Giovanna Staffieri e Marco Tizianel, per la direzione artistica di Massimo Lanzetta.
Presentato da Teatro dei Sassi e Teatro delle Gru, Paris è un viaggio nell'amore, perché l'amore è umano, è tutto. Ma non l'amore melenso, hollywoodiano, ma l'amore vero, reale, quello oscuro, quello che non dice tutto. L'amore che non è né tanto bello né tanto buono né così generoso, l'amore che trema nell'ombra. Dunque ci si scioglie, ci si strugge nel cuore e nel diaframma, aprendosi alla bellezza immensa di quello che siamo. E giochiamo finalmente liberi senza vergogna.

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