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Archie Shepp chiude la XV edizione del Pomigliano Jazz Festival

Pomigliano d'Arco - Il leggendario Archie Shepp, star del free jazz, chiude domenica 18 luglio, nella sua unica apparizione italiana, la XV edizione del Pomigliano Jazz Festival.Con lui sul palco, oltre al suo quartetto, due ospiti d'eccezione: il...

Il leggendario Archie Shepp, star del free jazz, chiude domenica 18 luglio, nella sua unica apparizione italiana, la XV edizione del Pomigliano Jazz Festival.Con lui sul palco, oltre al suo quartetto, due ospiti d'eccezione: il clarinettista francese Denis Colin e il sassofonista partenopeo Marco Zurzolo.
In apertura il concerto del Trio di Salerno che presenta il nuovo disco edito da Itinera, "Luna Nuova".In chiusura sul secondo palco, dj set aroun midnight con i Sans Papier, trio guidato da Marco Messina (99Posse).Inoltre, spazio a mostre, laboratori creativi per bambini, guide all'ascolto e performance artistiche.
Tra i massimi esponenti del free-jazz, Archie Shepp – il poeta della nazione nera – è una vera e propria leggenda vivente. Cresciuto in Pennsylvania, dove ha studiato pianoforte, clarinetto e sassofono contralto, prima di concentrarsi sul sassofono tenore, si trasferisce a New York dove inizia a collaborare col pianista Cecil Taylor. Arrivano poi i dischi incisi per l'etichetta Impulse!, insieme a John Coltrane. Il primo di questi è "Four for Trane". Nel 1965, con la pubblicazione di "Ascension", Shepp e Coltrane diventano gli esponenti di spicco dell'avanguardia newyorchese. Questa situazione diventa emblematica con l'uscita di "New Thing at Newport" in cui una faccia dell'LP è dedicata a Coltrane e l'altra a Shepp. Nello stesso anno esce anche "Fire Music" (il titolo è preso dalla tradizione della musica cerimoniale africana), in cui si leggono i primi segni dell'afrocentrismo di Shepp. Nell'album viene recitata anche una poesia di Malcolm X. La sperimentazione di Archie Shepp continua lungo tutti gli anni '70, con album come "Attica Blues" e "The Cry of My People". Tra la fine degli anni '70 e gli anni '80 il musicista passa continuamente dal suo percorso di riscoperta delle radici della musica africana al jazz più tradizionale, incidendo insieme a Charlie Parker, Sidney Bechet e Jasper Van't Hof. Nei primi anni '90 suona spesso con il trombettista francese Eric Le Lann con cui registra "Live in Paris". Nel tempo, Shepp riprende occasionalmente il suo primo interesse – la recitazione – con opere come "The Communist" o "Lady Day: A Musical Tragedy". A partire dal 1970 e fino ai primi anni del 2000 è stato anche docente nel Dipartimento di studi afroamericani all'università del Massachussets. "Gemini", il suo ultimo lavoro discografico, pubblicato nel 2007, è un doppio cd registrato in Francia. Al Pomigliano Jazz Festival, nella sua unica data italiana, Archie Shepp in quartetto incontra per un inedito concerto il clarinettista francese Denis Colin e il sassofonista partenopeo Marco Zurzolo. Evento nell'evento, che chiude domenica 18 luglio la XV edizione del festival campano. www.pomiglianojazz.com

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