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Il debutto di 'Malaussne', racconto a tre voci dall'omonimo romanzo di Daniel Pennac

Napoli - Sarà in scena da martedì 6 luglio 2009 alle ore 21.00 (repliche fino a giovedì 8), in prima assoluta negli spazi del Real Orto Botanico di Napoli, Malaussène, originale e affascinante allestimento di Annamaria Russo e Ciro Sabatino, che...

Sarà in scena da martedì 6 luglio 2009 alle ore 21.00 (repliche fino a giovedì 8), in prima assoluta negli spazi del Real Orto Botanico di Napoli, Malaussène, originale e affascinante allestimento di Annamaria Russo e Ciro Sabatino, che ne firmano anche la regia.
La particolare messa in scena, che inaugura la seconda settimana di programmazione della rassegna Brividi d'Estate 2010, si avvale della presenza, in scena, di Nico Ciliberti, Antonello Cossia e Rosalba Di Girolamo, che "racconteranno"e, soprattutto, faranno rivivere le emozionanti pagine del capolavoro di Daniel Pennac. I tre attori ripercorreranno, nel suggestivo scenario del parco verde più bello della città, la saga del "capro espiatorio" più famoso del mondo, le geometrie variegate e surreali della tribù malussène, la comicità, la commozione, le risate e le lacrime che solo uno scrittore di razza può riuscire riesce a regalare.
Benjamin Malaussène è il personaggio centrale nei romanzi del Ciclo di Malaussène di Daniel Pennac.
Egli, però, non è solo un capro espiatorio, è anche un "capo tribù": il capo della sua strana famiglia fatta solo di fratelli e sorelle, e una madre sempre in fuga ed innamorata, intorno a cui ruotano personaggi, a volte di dubbia legalità, che rappresentano il carattere multietnico di Belleville.
È un uomo che ama profondamente la sua donna e il bambino che gli darà e che vive le gelosie e le preoccupazioni di ogni fratello maggiore. Nei romanzi della saga di Malaussène, caratterizzati dalla comune notevole valenza stilistica, i sentimenti del protagonista sono vivissimi e intensi, Pennac si esprime con una semplicità disarmante, usa parole che non possono che essere d'amore verso la finta realtà che descrive.
La saga dei Malaussène procede come nelle serie televisive: s'impara ad amare i personaggi, a seguire le loro vicende, a ridere e piangere con la caleidoscopica e surreale famiglia.
È la scrittura visionaria, ironica, struggente di Pennac a compiere il miracolo di trasformare le parole in immagini, così nitide che basta raccontarle per vederle.Nelle pagine di Pennac si apre un mondo, in cui esplode tutta la potenza della vita e della letteratura. A quella potenza, l'allestimento di Annamaria Russo e Ciro Sabatino, hanno dato tre voci. La forza evocativa della scena e quel racconto, insieme, sono divenuti teatro.

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