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Cultura

Preview dell'art project Mediamorfosi 2.0, contributo alle lingue dell'arterit

Portici - Mercoledì 30 giugno, in occasione dell'apertura al pubblico degli spazi espositivi del SUDLAB, nuovo centro mediale per la formazione, la ricerca e la diffusione delle arti contemporanee, verrà presentata la preview dell'art project...

Mercoledì 30 giugno, in occasione dell'apertura al pubblico degli spazi espositivi del SUDLAB, nuovo centro mediale per la formazione, la ricerca e la diffusione delle arti contemporanee, verrà presentata la preview dell'art project Mediamorfosi 2.0, Contributo alle lingue dell'arterità, curato da Gabriele Perretta (head curator) e Raffaella Barbato (exhibit. curator).
Mediamorfosi 2.0, progetto che si articolerà in tre diversi momenti espositivi coinvolgendo artisti di rilievo nazionale ed internazionale, costituirà il luogo di indagine delle contaminazioni e delle relazioni generatesi nell'ultimo decennio tra la produzione artistica ed i (mass)media; presenze -alcune latenti- che scandiscono e modulano il nostro quotidiano quali video, suono, linguaggi di programmazione, ipertesti, codici qr, tag, markup, nanotecnologia, social network ed altro ancora.
Ponendo attenzione critica a problematiche non di carattere estetico, ma bensì etico e metodologico, il progetto, insieme di matrici artistiche diversificate -disegno, pittura, fotografia, elaborazione digitale, video art, installazioni, performance, art sound e teatro-, diverrà osservatorio del mutare, della morfosi, della ricerca artistica in relazione all'evoluzione del medium, nonché lettura sociologica del fare e farsi dell'arte nell'epoca della riproducibilità digitale, delle multimedialità e dei metalinguaggi, che sottintendono e rinviano a nuove fenomenologie percettive del rapporto tra soggetto ed oggetto, tra forma e contenuto, tra opera e fruitore.
Un'ibridazione, in cui procedimenti di indagine segnati da caratteristiche proprie, dalla specificità disciplinare dei rispettivi campi operativi, trovano un comune denominatore con l'arte nell'attenzione alla problematicità della costruzione del linguaggio; nella trasmissione delle informazioni mediante un sistema di simboli finiti, arbitrari o combinati. Campo di indagine, in cui l'artista inserendosi con atteggiamento analitico, sposta l'attenzione dal piano immediatamente espressivo o rappresentativo a un piano riflessivo, di ordine metalinguistico.
Karin Andersen (Germania), Doris Bloom (South Africa), Matteo Cremonesi (Italia), Fabrice De Nola (Italia -Belgio), Rosaria Iazzetta (Italia), Imma Indaco (Italia), Jeffrey Isaac (USA), Giuliana Laportella (Italia), Antonella Mazzoni (Italia), Heinrich Nicolaus (Germania), Christian Rainer (Germania), Sawan Yawnghwe (Birmania), sono gli artisti che interverranno con le loro soggettive interpretazioni in questa prima edizione di Mediamorfosi 2.0.
Significative e differenti personalità artistiche, che si incontreranno sul territorio comune del medialismo, in un excursus dal segno grafico e figurale al segno mediale, cioè l'immagine in movimento, con l'intento comune di costruire percorsi di senso tra fenomeni comunicativi e culturali apparentemente distanti e contraddittori, ma tutti relazionali ed esemplificativi del mutamento antropologico delle trasfigurazioni delle fisionomie dell'arte in atto della nostra contemporaneità.

L'evento è patrocinato dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli
Sponsor tecnici: Qmediastudio.com, Idearecasa.com

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