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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Performance installazione di Arturo Casanova su don Diana e i media

Caserta - Parole che uccidono, Parole di Pace, Parole di Giustizia. In una società che tritura tutto nella gran macchina dei media, le parole sono diventate, come al principio dei tempi, un elemento fondamentale. E' questo il motivo per cui...

Parole che uccidono, Parole di Pace, Parole di Giustizia. In una società che tritura tutto nella gran macchina dei media, le parole sono diventate, come al principio dei tempi, un elemento fondamentale. E' questo il motivo per cui domenica 16 maggio, alle 12, a Caserta, in piazza Dante – la piazza principale della città, a due passi dalla Reggia - al termine del Festival della Comunicazione, alla presenza del vescovo Pietro Farina e delle istituzioni casertane, ci sarà un'installazione-performance artistica del pittore e scultore di fama nazionale Arturo Casanova, dedicata a don Giuseppe Diana e a tutti coloro che combattono per la Giustizia, la Pace e la Libertà: da quelli che fermano le guerre con la diplomazia al missionario dell'Amazzonia, agli scrittori e ai giornalisti che diffondono buone notizie.
L'installazione nasce da uno spunto di Gianni Allucci e Luigi Ferraiuolo ed è promossa dal Corso di Comunicazione per Addetti Stampa dell'Issr di Caserta, Agrorinasce, Aido, ScrivEremo con il supporto tecnico dello studio di architettura Segmento A. "In questa provincia – spiegano Luigi Ferraiuolo e Gianni Allucci, i promotori - dedicare un'installazione d'arte a don Giuseppe Diana, che con le Parole iniziò una rivoluzione delle coscienze contro la Camorra e per le sue Parole è stato ucciso, è un vero e proprio avvenimento, che usa il più universale dei linguaggi: il bello, per dire no alla violenza".L'installazione di Arturo Casanova, chiamata dall'artista Mystic Place, nasce come necessità di far emergere un piccolo fenomeno o momento mistico, da uno spazio urbano come Piazza Dante a Caserta. E' il tentativo di esprimere attraverso un simbolo il travaglio che viviamo in un mondo in cui tutto è relativo e lo diventa sempre di più grazie all'incidenza di mezzi di comunicazione pervasivi, che, piuttosto che informare, spesso disinformano. La piazza mistica, come la spiega Arturo Casanova, "contagiata da una nuova energia e dall'immediata sospensione dei rumori, crea una serie di inter/mediazioni tra l'oggetto esistente (l'opera d'arte) e il soggetto percepente (l'uomo contemporaneo), fino a sperimentarne un suo possibile riutilizzo come nuova forma di comunicazione per trasmettere le verità ad un'umanità ormai decadente".
L'iniziativa è realizzata con il contributo di Società recupero imballaggi (Sri), Librerie Pacifico, Tana del Lupo, Pro Loco Caserta e con il patrocinio di Diocesi di Caserta e Comune di Caserta. L'installazione rimarrà visibile in piazza Dante fino a domenica 23 maggio. Resterà aperta fino questa sera, nell'episcopio di Caserta, intanto, la mostra su don Giuseppe Diana curata da Agrorinasce con l'associazione Mò Basta e la parrocchia San Nicola di Casal di Principe, che ha avuto l'adesione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Mentre dal 16 maggio al 22 maggio presso l'OFCA Studio sito in via Cesare Battisti a Caserta, si terrà la mostra "I monumenti per la legalità" che illustra alcune delle più rilevanti iniziative di recupero di beni confiscati e di aree degradate realizzato dall'agenzia per la legalità e lo sviluppo Agrorinasce.

ARTURO CASANOVA
Nato a Caserta nel 1966, vive e lavora a Capua (Caserta) in Italia. Secondo Barbara Rosen, una delle più importanti critiche d'arte contemporanea, è tra gli artisti emergenti italiani.

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