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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura Santa Maria Capua Vetere

Peppe Barra chiude la stagione teatrale 09-10 del Teatro Garibaldi

Santa Maria Capua Vetere - Sarà Peppe Barra con "Le follie del Monsignore" a chiudere Mercoledì 7 aprile ore 21.00 la stagione teatrale 2009/2010 del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere. Protagonista, autore e regista il grande artista...

Sarà Peppe Barra con "Le follie del Monsignore" a chiudere Mercoledì 7 aprile ore 21.00 la stagione teatrale 2009/2010 del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere. Protagonista, autore e regista il grande artista napoletano è affiancato in scena da Patrizio Trampetti, che per l'occasione è anche autore delle musiche eseguite dal vivo da Ciro Cascino.

Peppe Barra riporta in scena la storia del mitico monsignor Perrelli, un personaggio realmente esistito nella Napoli del Settecento, che fece tanto scalpore all'epoca da diventare una leggenda metropolitana, tramandata attraverso la cultura orale. Di questa figura rimangono proverbiali, ad esempio, i suoi famosi cavalli, per i quali, mentre muoiono dolosamente di fame, esclama: «Peccato, sono morti proprio quando stavano imparando a vivere senza mangiare!».
Le follie del Monsignore – questo il titolo del testo scritto dallo stesso Barra con Paolo Memoli e Lamberto Lambertini – si rifà a quella commedia di Francesco Gabriello Starace che Eduardo De Filippo portò in scena nella stagione di riapertura del ricostruito San Ferdinando nel 1954, con la sorella Titina – alla sua ultima interpretazione – per la regia di Roberto Rossellini. Ma sposta il baricentro dei caratteri sul personaggio di Meneca, interpretato dallo stesso Barra, la perpetua pettegola, tenera, affettuosa, vigile, brontolona e golosa come il suo padrone, che, con il suo modo di parlare popolare e la sua gestualità più antica, fa da contrappunto comico alle smemoratezze, i peccati di gola, le manie e le follie del monsignore.
A vestire i panni di monsignor Perrelli è Patrizio Trampetti, autore anche delle musiche eseguite dal vivo da Ciro Cascino al pianoforte e alle tastiere. L'allestimento, prodotto dalla compagnia Mario Chiocchio, è firmato da Annalisa Giacci per i costumi e Aldo Cristini per le scene.
Monsignor Perrelli è un personaggio realmente esistito nella Napoli rivoluzionaria del 1799, che fece tanto scalpore all'epoca da diventare una leggenda metropolitana, tramandata attraverso la cultura orale.
Il personaggio inventato da Peppe Barra, in collaborazione con Lamberto Lambertini e Paolo Memoli, diventa del tutto immaginario, raccontato dalla perpetua Meneca, la quale, attraverso il suo modo di parlare popolare e la sua gestualità più antica, fa da contrappunto alle stramberie di monsignor Perrelli.
Il risultato è comico: un continuo gioco e divertimento col pubblico, che è, poi, la caratteristica del mio fare teatro.

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