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Nella Biblioteca Comunale si presenta Malpotere, un libro scritto da Ciro Vitiello

San Giorgio a Cremano - Oggi, venerdì 26 febbraio 2010, ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale in Villa Bruno sarà presentato il libro "Malpotere" scritto da Ciro Vitello. MALPOTEREedizione Oèdipus"Il romanzo politico "Malpotere" di Ciro Vitello...

Oggi, venerdì 26 febbraio 2010, ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale in Villa Bruno sarà presentato il libro "Malpotere" scritto da Ciro Vitello.

MALPOTERE
edizione Oèdipus
"Il romanzo politico "Malpotere" di Ciro Vitello (Salerno-Milano, Oèdipus, 2009) è una denuncia contro un gruppo di aspiranti politici che si preparano alle più stravaganti macchinazioni, pur di raggiungere il consenso e "la sistemazione" sociale e amministrativa. Il romanzo si presenta coerente e compatto nella sua struttura e ben definito sul versante di un pensiero organico. Si compone di ventuno capitoli, tutti piuttosto brevi, con quattro fondativi nuclei tematici. L'eleganza e la forza espressiva della scrittura di Ciro Vitiello restano ineguagliabili, sia perché con sapiente arguzia riesce a calarsi nei personaggi, sia perché la levità della parola si snoda attraverso una scrittura rivelatrice, ora intensa ed incisiva, ora sobria ed armoniosa.
L'autore impone alla scrittura il compito di formare una coscienza politica, mediante la costante meditazione sull'uomo e sulle cose. Egli ritiene che soltanto l'impegno possa realmente rinnovare lo stile di vita del cittadino e della città e che, attraverso un'onesta azione politica, possa procurare a tutti un piacere non effimero. Lo snodo principale di questo romanzo è un'indagine sul vero e un affondo nella storia dei fatti che Romeo Severini esperisce, nel costante e problematico confronto con se stesso e con Davide Ripetti: «Romeo Severini crea le attese, perché i fatti spingono al giudizio; la realtà è misteriosa, sostiene Romeo, chi è in grado di muoversi nelle istituzioni, veri e propri labirinti inintelligibili? L'ignoto diventa noto. In politica, come nella vita, chi dà riceve, anche se non sempre equamente».Questa capacità di indagine porta l'autore a penetrare nella coscienza dei suoi personaggi e ad attingere il significato dell'essere, nel dramma delle scelte e delle responsabilità. Il "vero oggettivo" è quello delle tristi condizioni della città di Napoli, di alcuni personaggi, che vivono, in modo distorto, la loro esperienza politica. Il diagramma illusione / delusione e l'ansia per i valori condivisi, correlati all'impossibilità di poterli conseguire, per non «essere avvolti dai tentacoli dell'antistato», demistificano la prospettiva del "male" rispetto al "bene", per la ricerca di una ragione di civiltà, a fronte di un'incombente barbarie. Il realismo della scrittura di Vitiello rivendica un messaggio problematico, per condannare la connivenza e il complotto di alcuni uomini politici: «il politico opera in quello spazio "pneumatico" dove il cittadino non potrà mai entrare, mai essere». «Bisogna osare! Il fine è il voto, il resto è indifferente». Il bene della collettività è del tutto ignorato, perché solamente nel potere e nei suoi "siti segreti", si celano i manipolatori delle umane fortune, là dove si intessono intrighi e si alimentano favori. " Carlo Di Lieto

INTERVERRANNO
Domenico Giorgiano, Sindaco di San Giorgio a CremanoRenato Carcatella, Assessore alla Partecipazione di San Giorgio a Cremano
Ciro Borriello, Sindaco di Torre del Greco
Giuseppe Capasso, Sindaco di San Sebastiano al VesuvioNino Daniele, Sindaco di Ercolano
Ciro Vitiello, poeta e critico
Carlo Di Lieto, Doc. di Letteratura italiana presso l'Univ. Suor Orsola Benincasa
Antonio Filippetti, Presidente dell'Istituto di Cultura del Mezzogiorno
Francesco G. Forte, editore
Aldo Spina, attore

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