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Dall'11 febbraio partono regole per rispetto della par condicio in periodo elettorale

Napoli - "Il prossimo 11 febbraio, con la convocazione dei comizi elettorali - che, di norma, vengono convocati 45 giorni prima della data delle consultazioni - relativi alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo prossimi, troveranno...

"Il prossimo 11 febbraio, con la convocazione dei comizi elettorali - che, di norma, vengono convocati 45 giorni prima della data delle consultazioni - relativi alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo prossimi, troveranno applicazione per le emittenti radiotelevisive pubbliche e private le disposizioni relative al rispetto della "par condicio" in periodo elettorale.
Nel periodo elettorale i principi di obbiettività, completezza e imparzialità dell'informazione necessitano di essere rafforzati, in modo da garantire a tutte le forze politiche, indipendentemente dalla loro consistenza, il medesimo diritto di accesso al mezzo radiotelevisivo" E' quanto afferma il presidente del Corecom Campania Gianni Festa.
"A partire dall'inizio del periodo elettorale per tutte le amministrazioni pubbliche (anche quelle non direttamente interessate alle elezioni) sussiste il divieto di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'assolvimento delle proprie funzioni.
In periodo di par condicio la vigilanza per le emittenti private nazionali è demandata direttamente all'Agcom; mentre per quelle in ambito locale ricadono sotto la vigilanza dei Corecom.
Con riferimento all'emittenza locale, nel periodo elettorale alla normativa di riferimento rappresentata dalla legge 28/00, come modificata dalla legge 313/03, si affiancano le disposizioni del codice di autoregolamentazione per radio e tv locali (DM 8 aprile 2004) che, fatta salva la libertà di commento e di critica delle emittenti, si limita al divieto di fornire anche in forma indiretta, indicazioni o preferenze di voto in tutti quei programmi che non siano messaggi autogestiti o programmi di comunicazione politica (questi ultimi, unitamente ai messaggi gratuiti facoltativi per le emittenti locali).
Lo stesso codice stabilisce che le emittenti locali nei programmi di informazione, debbano rispettare il principio di imparzialità ed equità per i vari soggetti politici. Si ricorda che nei programmi di informazione trasmessi da radio e tv locali la presenza dei politici non è più limitata.
Per tali soggetti, rimane perٍ fermo il divieto di fornire, anche in forma indiretta, indicazioni o preferenze di voto all'interno di tali programmi. Alle norme appena ricordate, si aggiungono in ogni periodo elettorale, le delibere dell'Autorità contenenti, tra l'altro, disposizioni sulle trasmissioni dei messaggi elettorali e su quelle di comunicazione politica".

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