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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura

Presentazione progetto nuova Guida ai Vini d'Italia di Slow Food ad Avellino

Avellino - Appuntamento da non perdere per i tanti appassionati ed esponenti del mondo del vino. La sala convegni della Banca della Campania di Avellino ospiterà la presentazione del progetto della nuova Guida ai Vini d'Italia di Slow Food...

Appuntamento da non perdere per i tanti appassionati ed esponenti del mondo del vino. La sala convegni della Banca della Campania di Avellino ospiterà la presentazione del progetto della nuova Guida ai Vini d'Italia di Slow Food.
All'incontro, fissato per le ore 15 di venerdì 29 gennaio prossimo, parteciperanno:
- Lucio Napodano - Direttore della Banca della Campania;
- Gaetano Pascale - Presidente Slow Food Campania;
- Giancarlo Gariglio - Slow Food Editore;
- Luciano Pignataro - Responsabile vino Slow Food Campania;
- Roberto Burdese - Presidente Slow Food Italia.
Dopo il recente divorzio dal "Gambero Rosso", Slow Food è in piena attività per la nuova guida che nascerà quest'anno. E, per il presidente Burdese, si tratta di un vero e proprio tour de force per delineare le prime idee su un'opera attesa come strumento che vuole andare oltre e che punta ad offrire al consumatore una visione più ampia di quella che nasce dalla sola analisi sensoriale, raccontando un vino anche attraverso gli uomini, le culture, la terra, l'agricoltura o il clima che determina il carattere di un'annata.
"Non sarà una guida dei vini buoni, giusti e puliti - ha affermato il presidente di Slow Food Italia -, temi comunque a noi cari, ma una fotografia dell'esistente soprattutto con un punto di vista privilegiato sulla scala locale che per noi è un aspetto esclusivo. Proprio per questo, prima di parlare dei migliori 50 rossi italiani, metteremo in evidenza i 30 rossi più buoni di una regione e permetteremo al consumatore di conoscere e visitare un territorio attraverso le bottiglie".
Un riferimento, quest'ultimo, che non nasce a caso. Da qualche tempo, infatti, per Slow Food, bisogna spronare i vignaioli a credere nella vendita diretta in cantina. Una pratica poco diffusa e che può rappresentare il futuro delle aziende in quanto irrinunciabile pezzo di fatturato ed anche per i consumatori viste le loro pressanti richieste.

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