rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Al Gesualdo la prima nazionale de 'L'Oro di Napoli'

Avellino - Debutto in prima nazionale al Teatro "Carlo Gesualdo" di Avellino per lo spettacolo "L'Oro di Napoli" di Gianfelice Imparato e Armando Pugliese, che firma anche la regia. Cast d'eccezione per la piecè dell'associazione culturale "La...

Debutto in prima nazionale al Teatro "Carlo Gesualdo" di Avellino per lo spettacolo "L'Oro di Napoli" di Gianfelice Imparato e Armando Pugliese, che firma anche la regia. Cast d'eccezione per la piecè dell'associazione culturale "La Pirandelliana" in coproduzione con Diana Oris. In scena Gianfelice Imparato e Luisa Ranieri, con Gianni Cannavacciuolo, Antonella Cioli, Giuseppe De Rosa, Loredana Giordano, Renato Giordano, Antonio Milo, Lello Radice, Giovanni Rienzo, Luigi e Davide Santoro, Valerio Santoro.
Sabato 5 dicembre, alle 21, e domenica, 6 dicembre, alle 18,30, l'attesa rappresentazione. Una ricomposizione totalmente nuova dei racconti tratti dal celebre libro di Giuseppe Marotta, alcuni dei quali presenti nel film di Vittorio De Sica, altri completamente inediti da un punto di vista spettacolare.. Lo spettacolo, coadiuvato dalle musiche di scena di Nicola Piovani, vanta tra i protagonisti Imparato reduce dal personale successo del film "Gomorra", Ranieri sanguigna interprete di matrice napoletana e Santoro esperto attore di teatro. Cresce l'attesa per il debutto della piece con scene di Andrea Taddeim, che sono state allestite in questi giorni al Teatro Gesualdo.
Armando Pugliese e Gianfelice Imparato partono dal "teatralismo" di Giuseppe Marotta per approdare alla realizzazione di una edizione teatrale totalmente nuova. Partendo dal libro , dai personaggi e dalle situazioni, che raccontano storie dolenti o comiche, tragiche e paradossali, in uno dei palazzoni del centro storico di Napoli, il regista di "Masaniello" e "Molto rumore per nulla" promette una ricomposizione totalmente nuova dell'opera dello scrittore e sceneggiatore napoletano, e non una pedissequa riproposta del film di De Sica del 1957. Tutto questo proponendo al pubblico racconti inediti di una Napoli furbesca e ingannatrice.
l libro di Giuseppe Marotta "L'Oro di Napoli" viene definito una dichiarazione d'amore per la sua città, splendida e miserabile, amorosa e spietata, e per i suoi abitanti capaci di inventarsi la vita giorno per giorno. In questi racconti la Napoli di un tempo rivive senza pietismo o retorica, ma con commossa, asciutta, a volte divertita partecipazione.
Alcuni episodi del libro hanno ispirato il celebre film di Vittorio De Sica in cui di Marotta si accentua la vena umoristica più che quella malinconica. Il tema conduttore de "L'Oro di Napoli" è la pazienza, una remota, ereditaria, intelligente, superiore pazienza: la possibilità di rialzarsi dopo ogni caduta. Un film in cui viene esaltato il teatralismo del popolo dei bassi napoletani.
È da questo teatralismo che il regista Armando Pugliese intende partire per l'edizione teatrale de "L'Oro di Napoli" da lui stesso curata con Gianfelice Imparato. Edizione che verrà strutturata su una nuova ricomposizione dei racconti di Giuseppe Marotta, di cui alcuni sfruttati anche nel film, altri completamente inediti. La finalità sarà quella di comporre un grande affresco in cui si raccolgono storie, dolenti o comiche, tragiche o paradossali di un unico di quei palazzoni di cui pullula il centro storico di Napoli. Un palazzo-microcosmo popolato da personaggi che interloquiscono tra loro nell'androne, tra le scale, nella strada, sui pianerottoli, dando vita a quella coralità dolente e magica di una città anche furbesca ed ingannatrice, ma non imbastardita da un degrado che sembra inarrestabile.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al Gesualdo la prima nazionale de 'L'Oro di Napoli'

CasertaNews è in caricamento