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Doppio spettacolo Teatri della Legalit: 'Lo chiamavano Giuf' ed a 'Luna Nera'

Napoli - L'antica fiaba siciliana di "Giufà" ed i moderni e crudi racconti dei giovani ragazzi di Scampia sono, contemporaneamente, in scena, tra mercoledì 11 e venerdì 13 novembre, ai Teatri della Legalità. "Favole antiche e moderne – sottolinea...

L'antica fiaba siciliana di "Giufà" ed i moderni e crudi racconti dei giovani ragazzi di Scampia sono, contemporaneamente, in scena, tra mercoledì 11 e venerdì 13 novembre, ai Teatri della Legalità. "Favole antiche e moderne – sottolinea l'assessore regionale al Lavoro, Istruzione e Formazione Corrado Gabriele - per scuotere le giovani coscienze degli studenti della Campania, per parlare loro direttamente di legalità, di regole, di civiltà contro la nuova barbarie del terzo millennio".
Due gli spettacoli presentati questa settimana dalla terza edizione del progetto, nell'ambito di Scuole Aperte, diretto da Mario Gelardi per il coordinamento organizzativo di Luigi Marsano de I Teatrini. La programmazione inizia mercoledì 11 novembre, al Teatro Siani di Marano di Napoli (alle ore 11) con "Lo chiamavano Giufà" di Angelo Campolo per la regia di Mario Gelardi con Angelo Campolo, Luca Fiorino e Federica De Cola per DAF Produzioni di Messina. A partire da "Melarancia", un racconto di Marco Carroccio, si sviluppa il percorso drammaturgico che ruota intorno alla figura di Giufà, uno dei più celebri personaggi popolari di tradizione siciliana. Il protagonista della messinscena, un ragazzo semplice ed onesto, coltiva con assoluta dedizione la sua amata terra. La sua natura, però, lo rende vittima di inganni e soprusi e lo trascina in una serie di disavventure dai tratti comici e grotteschi, tipici della commedia umoristica classica. "Giufà – si legge in una nota - è lo sciocco, il burbero, l'irriverente ma, alla fine, anche il saggio che, seppure vittima di scherzi e malefatte, riesce a proporre ed imporre un messaggio positivo di riconciliazione dell'uomo con la natura, con i suoi cicli e con le sue leggi". Lo spettacolo replicherà giovedì 12 novembre, alla ore 11 al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, Caserta, mentre venerdì 13 sarà presentato, in uno speciale allestimento riservato, ai giovani detenuti del carcere minorile di Nisida (ore 11).
In contemporanea, giovedì 12 e venerdì 13, al Teatro Totò di Napoli, sarà in scena anche "Luna nera - Romanzo di quartiere", una favola moderna scritta da Giuliano Miniati, Gaetano Liguori ed Enzo Liguori, su musiche di Franco Ricciardi. L'allestimento restituisce in teatro l'esperienza di 20 attori-allievi coinvolti in "167 - dall'aula al palcoscenico", il progetto contro la dispersione scolastica rivolto ai giovani alunni delle scuole del quartiere napoletano di Scampia e del rione Traiano. "Per oltre un anno - sottolineano i curatori - ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, hanno affrontato materie, inedite nel loro percorso umano, come la recitazione, il canto, la danza, la scrittura teatrale, l'illuminotecnica, la scenotecnica, il trucco e le acconciature". Il risultato è visibile in questo spettacolo, applauditissimo nella passata stagione teatrale, in cui il racconto del disagio vissuto in prima persona riesce a definire nuove prospettive ed orizzonti per chi, giovanissimo, viene costretto a decidere fin troppo presto "da che parte stare". La "Luna nera" del titolo è lo spazio immaginario in cui le paure possono finalmente lasciar posto ai sogni ed alle speranze. Ad ingresso gratuito. Info: 0810330619; www.iteatrini.it e www.teatridellalegalita.it

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