Marzia Limongiello presenta il libro 'Sognavo la seconda'

Un seno da maggiorata: l'opinione dominante, di questi tempi, è che sia il sogno di ogni donna, da conquistare ad ogni costo e a qualsiasi età. Per l'avellinese Marzia Limongiello, 37enne madre ed imprenditrice di successo, avere una quinta misura di reggiseno, donata direttamente da Madre Natura, fin dalla prima adolescenza, si è presto rivelato un incubo. Un incubo fatto di riflessioni e disavventure "fantozziane", anche molto intime, raccolte e raccontate in chiave ironica nel libro "Sognavo la seconda" (ediz. Arcoiris).
La scrittrice irpina - nei mesi scorsi ospite di Maurizio Costanzo edel suo talk show "Stella", in onda su Sky Vivo, per un'anteprima del romanzo - presenterà "Sognavo la Seconda" a Salerno venerdì 6 novembre 2009 alle ore 17.30 , nella Sala dei Gonfaloni del Comune.
Interverranno: Ermanno Guerra, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, Franco Annunziata, Consigliere provinciale, e Felice De Martino, scrittore. Modererà Giuseppe Maria Galliano (sua la prefazione al libro) esperto in comunicazione interpersonale e d'impresa.
Non mancheranno momenti dedicati alla comicità, con le gag di Enzo Guariglia, ed alla convivialità, con il buffet a cura dell'Aperificio "Ghi" di Avellino.

PREFAZIONE LIBRO
"Noi maschietti siamo strani.Molto spesso, non comprendiamo, l'altra metà del cielo.Se, vediamo una donna, che mostra una camicetta, con almeno tre bottoni aperti, subito apprezziamo il "bel vedere" e… più abbondanza c'è, più siamo golosi e contenti e vorremmo che ce ne fosse sempre di più.Ma, ci siamo mai chiesti cosa significa avere un seno gigante?
Marzia Limonggiello, in questo divertente libro, racconta, le avventure, disavventure di una lasciatemelo dire " Maggiorata" che, sognava la seconda.
Un libro, che si lascia leggere, tutto di un fiato, che in modo delizioso, tratta un, serio problema, che il bisturi ha risolto alla autrice, ma che persiste, per molte signore.
Leggere questo libro, si, sia, uomini o donne è un'esperienza che vale al pena d fare".
Giuseppe Maria Galliano