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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

'Juve Napoli 1-3: la presa di Torino': il calcio in scena a Officina

Caserta - Una partita di calcio, una pagina di storia della maglia azzurra del Napoli, portata magistralmente in scena ad OfficinaTeatro: si terrà, infatti, sabato 24 ottobre ore 21.05 e domenica 25 ottobre ore 19.05, "Juve-Napoli 1-3: la presa di...

Una partita di calcio, una pagina di storia della maglia azzurra del Napoli, portata magistralmente in scena ad OfficinaTeatro: si terrà, infatti, sabato 24 ottobre ore 21.05 e domenica 25 ottobre ore 19.05, "Juve-Napoli 1-3: la presa di Torino".
Scritto da Maurizio de Giovanni, diretto da Massimo De Matteo e intepretato da Peppe Miale, lo spettacolo è il primo importante appuntamento con cui apre ufficialmente (dopo "Sabbia", che ha fatto praticamente da apripista al cartellone) "Prospettive Contemporanee", la rassegna teatrale curata dal direttore artistico di OfficinaTeatro, Michele Pagano.
A Torino il 9 novembre 1986 giungono quattro uomini venuti da lontano a bordo di una Fiat Regata diesel. Quattro uomini in trasferta per assistere all'ennesima sconfitta annunciata. Ma il destino aveva già deciso da tempo. Assisteranno increduli ad un istante, una vittoria che avrebbe cambiato la storia, anche la loro. Quattro tifosi lentamente verso l'alto, da Napoli a Torino e velocemente verso il basso da Torino a Napoli. Un ritorno in discesa e un futuro fiducioso.Maurizio de Giovanni, autore di questo racconto-verità, "La presa di Torino", narra di quell'evento quando, dopo poche giornate di campionato vissute gomito a gomito con la Juventus, tutta la città accompagnò la squadra fino a Torino per sfidare il mito a casa sua.
Il lavoro è prodotto da Pecore Nere, dal Theatre de poche di Napoli. Peppe Miale, attore teatrale, televisivo e cinematografico oltre che regista teatrale, da quest'anno è anche docente nei laboratori di recitazione di OfficinaTeatro.
Dall'estro e dalla passione di Michele Pagano, che ne cura anche la direzione artistica, Officinateatro è il tentativo (riuscito) di dare spazio all'arte, alle libere espressioni teatrali. Un posto in cui l'arte si crea, si forma. Un'officina, appunto. E, infatti, Officinateatro è uno spazio ricavato da una vecchia fabbrica dimessa di San Leucio che oggi si presenta come una struttura indipendente di 90 posti. Uno spazio (s)componibile dove il palco diventa platea e viceversa, dove lo spettatore potrà vivere lo spettacolo da protagonista, trovandosi seduto ogni volta in un angolo diverso. Un luogo aperto che permette di sperimentare l'arte in ogni sua forma e in ogni suo genere senza obblighi e limiti di spazio.

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