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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Streghe al rogo al Carcere Borbonico

Avellino - Tutta la spettacolarità delle tradizioni sacre e profane irpine, anima duplice di una terra in cui rivive la forza di un passato corale, attraverso la ritualità di credi e credenze. Tornano gli appuntamenti al Carcere Borbonico di "Tra...

Tutta la spettacolarità delle tradizioni sacre e profane irpine, anima duplice di una terra in cui rivive la forza di un passato corale, attraverso la ritualità di credi e credenze. Tornano gli appuntamenti al Carcere Borbonico di "Tra Sacro e Profano… arcani nella Terra di Mezzo. In programma per domani, sei ottobre, alle 19,30 e poi in replica per le 21,30, lo spettacolo teatrale di Clan H" Processo alla strega: l'indagine, il processo, l'epilogo".
Riti, leggende e scritti di teatro di Salvatore Mazza, sotto la sapiente regia di Lucio Mazza, trasporteranno il pubblico in un nuovo viaggio in quello spazio storico sospeso tra incantesimi, inquisizione e credenze popolari.
Autunno irpino tra fede e folclore al Carcere Borbonico, con la nuova kermesse ideata ed organizzata dall'Assessorato al Turismo della Provincia di Avellino e cofinanziata dalla Regione Campania nell'ambito della programmazione operativa 2007 – 2013. Pietà popolare e folclore, inni alla natura e alla vita, scandiranno i ritmi della festa per un mese di eventi e appuntamenti che porteranno, al Carcere Borbonico, una vera e propria antologia delle manifestazioni più caratteristiche del territorio. "Fino al prossimo 23 ottobre – spiega l'assessore al Turismo, Raffaele Lanni - uno dei monumenti più importanti del capoluogo si trasformerà nella vetrina d'eccezione di riti, cortei, processioni, mostre, concerti e teatro della terra irpina, diventando punto di riferimento culturale per tutto il territorio provinciale e centro di raccordo di tutte le manifestazioni del progetto".
E domani sarà ancora una volta grande festa del folklore popolare, tra suoni (tarantelle e gruppi folcloristici), cortei, palii e rievocazioni storiche. «Ma - precisa Lanni -sarà soprattutto un nuovo appuntamento con workshop sulle tradizioni, le arti e mestieri, per tramandare alle giovani generazioni quel patrimonio di arti e saperi, folclore e tipicità della nostra terra e della nostra storia». Tra Sacro e Profano proporrà nelle prossime settimane uno spettacolo di luci e musiche, sapientemente costruito da un gruppo di professionisti dell'animazione teatrale e multimediale, che realizzeranno un progetto unitario, rielaborando le tante manifestazioni in un evento unico e coordinato, capace di coinvolgere gli spettatori in un grande viaggio nella storia, nella musica, nel folklore. "Il progetto - spiega Lanni - vuole "far rivivere" in un unica location i momenti più importanti di una storia comune, che si snoda nei diversi borghi e nei diversi momenti, ma che trova nell'identità irpina una radice forte e condivisa. Attraverso luci dinamiche, audiovisivi e allestimenti multimediali verranno ricostruiti i palcoscenici virtuali di un tempo lontano ma fortemente condiviso per i valori e i significati trasmessi".
E per domani in programma il processo al diavolo, per riflettere su come il sonno della ragione e la criminalizzazione del diverso abbiano segnato uno dei capitoli più bui della nostra storia.
"La strega – spiega Mazza - è il prototipo della devianza, del nemico interno, contro cui la lotta si svolge sul livello emozionale. Il processo a suo carico non è che una canalizzazione dell'odio ed il suo sacrificio è la risposta rassicurante della crisi confusionale, che in contingenze particolari, può sconvolgere una data comunità. Sorgono dei dubbi: forse non è solo il sonno della ragione a produrre mostri, forse la criminalizzazione del diverso e la caccia alle streghe sono tentazioni costanti, sempre in agguato lungo la storia dell'uomo, di ogni uomo; se da qualche parte, in qualche tempo, c'è stato un patto tra uomini e demoni è senz'altro in quel luogo che ha preso origine la barbarie dell'intolleranza".

IL PROCESSO ALLA STREGA: L'INDAGINE, IL PROCESSO, L'EPILOGO, con Salvatore Mazza, Gabriella Fiorillo, Felice Cataldo, Luciano Picone, Santa Capriolo, Sara Mollica, Sabino Balestrieri, Alfredo Tajani e Cesarina Siniscalco.
Coreografie curate dall'associazione "Il Contrappasso",
di Raffaella Lembo
Musiche a cura di Synphonica Medievale di Stefano Principini
Costumi, Sartoria De Luca
Scene e produzioni video: Clan H, work center
Adattamento e regia: Lucio Mazza

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