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Identity Festival, dibattito sulle identit

Montesarchio - Venerdì 2 ottobre si è tenuto presso la sala consiliare del palazzo comunale di Montesarchio, un dibattito sulle identità, sul loro significato intrinseco e sull'essenza stessa del termine "Decifrare le identità:conflitto e...

Venerdì 2 ottobre si è tenuto presso la sala consiliare del palazzo comunale di Montesarchio, un dibattito sulle identità, sul loro significato intrinseco e sull'essenza stessa del termine "Decifrare le identità:conflitto e solidarietà tra culture e razze". A moderare il dibattito il consigliere delegato di Art Sannio Campania Francesco Antonio Barbato che ha sottolineato come oggi sia difficile una identificazione effettiva dei cittadini in un'unica dimensione: "l'attualità che viviamo non ci permette di trarre spunti per risposte dato che sorgono solo interrogativi, ecco quindi l'interrogarsi necessariamente sulle nostre radici, sulle nostre origini, sul passato.
Profondi mutamenti hanno radicalmente modificato gli assetti della società moderna negli ultimi vent'anni scardinandone i confini ed estendendone gli orizzonti a prospettive globali. L'impatto è stato radicale, mettendo in discussione l'equilibrio peraltro sempre precario tra individuo e società. Comprendere quali sono le conseguenze di queste trasformazioni sul concetto di identità è l'obiettivo della nostra odierna riflessione".La parola è passata al sindaco Antonio Izzo: "il recupero di un territorio passa attraverso la promozione e la riscoperta dell'identità ed in particolare attraverso le tradizioni della comunità stessa per ricercare e rivalutare anche da un punto di vista antropologico le origini.
Montesarchio ha oggi l'occasione di diventare città delle opportunità attraverso un lavoro di sinergia istituzionale, dialogando e varcando così i propri confini. Conoscere, vivere, integrare, con questo spirito possiamo dare il via a questo prima Identity Festival".E' stata poi data la parola all'attore Paolo Cresta che ha letto alcuni passi da Tito Livio narranti proprio la disfatta delle Forche Caudine riportando idealmente indietro di secoli il pubblico intervenuto numeroso. A seguire l'intervento della fotografa Patrizia Giancotti che ha presentato la mostra fotografica "Qualcosa che non avevate mai visto". " Ho pensato di portare in questo festival proprio l'esperienza tratta dal Brasile, un popolo che nasce già come una novità antropologica perché nasce dall'unione di più popoli. Si presenta come la somma di una serie di elementi culturali che si sono inglobati divenendo un tutt'uno così da offrire un naturale senso di ospitalità quando vi si ci reca. La loro cultura apparentemente frammentata è presente nella loro quotidianità perchè presente nella musica, nel cibo, nell'idea di vita che i brasiliani hanno. Un tema , quindi, molto vicino a quello dell'identità che in Brasile sembra quasi essere qualcosa che quasi si sceglie". E' poi intervenuto lo scrittore Diego De Silva: "Il tema dell'identità non è molto usuale ed è un tema difficile da afferrare. L'identità è un concetto legato all'appartenenza ed al rapporto con gli altri sopratutto nei primi anni di vita e sino all'adolescenza mentre con il passare degli anni diviene suscettibile di modifiche e sfuma sempre di più. Ogni giorno che passa la nostra identità viene messa in discussione ed al tempo stesso si rafforza perché si costruisce nel confronto e non più nell'appartenenza. Uno spunto differente è stato poi offerto dallo scrittore Jorge Canifa: "io guardo all'identità come concetto di multiculturalità dove il pericolo nasce dalla mancanza di scambio, quando si incontrano culture differenti. La paura delle differenze, in particolar modo la cultura e l'identità dei figli dei migranti offrono uno spunto importante di osservazione. I giovani che si trovano in nuovo paese ospitante partono dalla conoscenza della cultura di provenienza e nel contempo incontrano la curiosità della nuova cultura in cui si inseriscono per formare una nuova personale cultura. L'identità, in questo caso, nasce dal tentativo di trovare se stessi. Il pericolo che vedo è nell'esigenza di recuperare le proprie origini a causa della crisi cui si può andare incontro quando non ci si sente accettati nella nuova cultura in cui si cerca l'integrazione. E' per questo che l'identità deve nascere dal confronto, giorno per giorno e dallo scambio. Una ulteriore prospettiva è stata poi offerta dal giornalista Massimo Ghirelli:"L'identità indagata da un punto di vista sociologico tende a diversificarsi in base alle fasi della vita e comunque dal confronto sempre maggiore con gli altri. La globalizzazione svela qualcosa che era già presente. La globalizzazione sembra un fenomeno odierno, legato all'attualità ma in realtà era già presente tra noi ciò che è mutato è che sono diminuite le barriere , i mezzi di comunicazione hanno ampliato la percezione di questo fenomeno ma basta guardare ai prodotti di uso comune come il caffè o i materiali dei prodotti che utilizziamo, già presenti da tempo nella nostra cultura, per riconoscere che l'integrazione è già parte delle nostre vite e che ciò che ci accomuna non sono le uguaglianze stereotipate che sembrano rassicurarci. Ciò che ci impedisce di accettare la cultura dell'altro è la paura , la paura della perdita dell'identità. Bisogna credere fortemente nella propria identità per accettare il confronto". A concludere il dibattito il professore Domenico De Masi:" l'identità pare un corollario proprio del popolo sannita che tanto ha speso in termini di difesa del tema. La globalizzazione ha mille forme. La mia speranza è la difesa della identità dalla globalizzazione". L'Identity Festival ha visto al suo esordio un vivace ed interessante dibattito che ha indagato l'identità da diverse angolazioni, interpretata dalle diverse letture del tema che hanno portato alla nascita di una nuova visione, forse il vero obiettivo nell'epoca della multiculturalità. Il dibattito ha inaugurato il primo Identity Festival di Montesarchio presentato dalla Regione Campania, dalla Provincia di Benevento, dal comune di Montesarchio ed organizzato da Art Sannio Campania e proseguirà sino al 4 ottobre con un programma ricco di spettacoli imperniati sulla multiculturalità.

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