rotate-mobile
Cultura

Acli: 'Scandaloso accorpamento soprintendenze'

Caserta - Il Circolo culturale ACLI "L. VANVITELLI", denuncia, ancora una volta, il grave danno arrecato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale casertano in seguito all'ormai avvenuto accorpamento della ex Soprintendenza per i...

Il Circolo culturale ACLI "L. VANVITELLI", denuncia, ancora una volta, il grave danno arrecato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale casertano in seguito all'ormai avvenuto accorpamento della ex Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Caserta e Benevento a quella di Salerno.
Tutto questo si è realizzato in un silenzio assordante, nella più insensibile e scandalosa assenza di politici ed istituzioni locali e nazionali.
Risulta chiaro che questo tipo di riorganizzazione risponda solo ed esclusivamente a logiche di pressioni politiche e non certo alla funzionalità del servizio di tutela del patrimonio culturale, che richiede, anche in funzione delle limitatissime risorse, sia finanziarie che umane, la presenza diffusa su un territorio geograficamente circoscritto.
Questa assurda dislocazione delle sedi porterà siti archeologici di grandissimo ed indiscutibile valore culturale, come l'antica Capua, Teanum Sidicium, Alifae, Sinuessa, Suessola, Cales, Calatia, per citarne solo alcuni, ad essere necessariamente trascurati,in quanto ormai divenuti,di fatto, periferia di Salerno.
Deve essere necessariamente sottolineato che in considerazione dell'estensione del territorio, della molteplicità di siti nel casertano e nel beneventano, e alla oggettiva difficoltà di raggiungere la sede centrale di Salerno, risulta opportuno ed assolutamente necessario istituire un centro operativo che abbia la funzione di coordinare le varie attività e di interfacciarsi periodicamente con la sede centrale di Salerno.
Sarebbe altresì necessario ed oggettivamente conveniente, in un'ottica di rilancio e promozione del settore archeologico, scegliere quale sede di questo centro la Reggia di Caserta, nella considerazione del prestigio, della visibilità e della disponibilità di spazi diversamente utilizzabili (uffici, spazi espositivi, sale per convegni, ambienti per attività didattiche e promozionali) e della centralità del complesso vanvitelliano, nonché della vicinanza ad altre sedi istituzionali( Prefettura, Provincia, Camera di Commercio, Rettorato della seconda Università degli studi di Napoli ( che tra l'altro opera all'interno del complesso stesso), E.P.T. etc.), della prospettiva di creare nuove sinergie con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e etnoantropologico per le province di Caserta e Benevento.
La Reggia di Caserta, quale contenitore di indiscussa rilevanza internazionale, sarebbe, in assoluto, la sede più idonea sia per l'espletamento dell'attività istituzionale che per l'avvio di una nuova e necessaria politica di valorizzazione e promozione dei numerosi siti archeologici delle due Province.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Acli: 'Scandaloso accorpamento soprintendenze'

CasertaNews è in caricamento