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Falstein al Gamecon - Il 'guru' del videogame si racconta

Napoli - "Quando ho cominciato a progettare videogiochi nel 1982 non sapevo neanche se questo settore avrebbe avuto un futuro, ma ora so che il concetto di videogame sarà sempre più usato anche in settori diversi dall'industria ludica". Lo ha...

"Quando ho cominciato a progettare videogiochi nel 1982 non sapevo neanche se questo settore avrebbe avuto un futuro, ma ora so che il concetto di videogame sarà sempre più usato anche in settori diversi dall'industria ludica". Lo ha detto oggi Noah Falstein, uno degli sviluppatori più noti del panorama internazionale e uno dei pionieri del videogame, raccontando la sua carriera e l'evoluzione dei videogame al Gamecon, nell'incontro dal titolo "Pianeta Avventura. Falstein ha raccontato dei suoi esordi fino all'ingresso alla LucasArt, l'officina di George Lucas in California nata proprio per la creazione dei videogames. Per Lucas Falstein ha sviluppato il suo primo gioco, Koronis Rift, lavorando poi a titoli storici come Habitat, un videogame del 1987 in cui appariva per la prima volta una interazione virtuale per la quale venne creata la parola "avatar", per indicare l'alter ego del giocatore sullo schermo. Tra i videogame più noti da lui realizzati, Falstein ha ricordato Labyrinth, tratto dall'omonimo film prodotto da Lucas, Indiana Jones e l'ultima crociata, gioco che uscì in contemporanea con la pellicola al cinema, e The Dig, videogame sviluppato da un'idea di Steven Spielberg. "Oggi – ha concluso Falstein – lavoro ancora ai videogames ludici e infatti sta per uscire Mata Hari, un gioco a cui ho lavorato con alcuni ex colleghi della Lucas. Ma sto sviluppando molti giochi seri, cioè videogame che vengono usati per la formazione professionale o industriale da grandi aziende. Il futuro dei videogame è anche questo".

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