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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Gran finale per Ariano Folkfestival con Capossela

Ariano Irpino - Chiude i battenti stasera il XIV Ariano Folkfestival, manifestazione dedicata alla world music che ha tenuto banco, dal 18 agosto ad oggi, con un programma originale ed accattivante, premiato da un gradimento straordinario del...

Chiude i battenti stasera il XIV Ariano Folkfestival, manifestazione dedicata alla world music che ha tenuto banco, dal 18 agosto ad oggi, con un programma originale ed accattivante, premiato da un gradimento straordinario del pubblico, arrivato in molti casi da fuori provincia se non addirittura da fuori Italia.
«Ce ne accorgiamo soprattutto al campeggio - commenta Dimitri Grassi, sagace comunicatore di Red Sox curatrice dell'evento - l'AFF è diventato meta di giovani che, dalla Francia alla Spagna ad altri paesi europei, scelgono la nostra città per abbinare la musica con la conoscenza dell'Italia».
Il popolo dei giovani, inoltre, assidui frequentatori della Rete ha gradito la possibilità di prenotare online sul sito dell'AFF la "ticket-shirt", la maglietta-biglietto indispensabile per entrare al concerto di Capossela.
«Siamo stati letteralmente presi d'assalto - commenta Igor Grassi, il brillante webmaster del festival - dalle prenotazioni per stasera. Del resto, internet è da sempre uno dei grandi alleati dell'AFF, in grado di far conoscere il festival globalmente ed avvicinare Ariano al resto del mondo».
Creare questo scambio, del resto è l'obiettivo programmatico del festival che, nelle intenzioni del Direttore Artistico Francesco Fodarella, è una celebrazione del potere dell'arte e della musica di unire e far dialogare pacificamente popoli e culture diverse. «Negli anni - spiega il carismatico D.A. Fodarella - abbiamo percorso migliaia di chilometri per partecipare ai grandi festival europei e portare, qui ad Ariano, il meglio di quello che si muoveva ai quattro angoli del mondo. Non abbiamo mai battuto i sentieri del "già sentito", non abbiamo avuto timore a proporre suoni e contaminazioni inconsuete, il nostro orizzonte di riferimento, del resto, sono le metropoli europee, dell'est e del Sudamerica, veri crogioli di razze e di suoni. La world music evolve, la tendenza attuale e pervasa di un certo tipo di elettronica, su certi suoni siamo stati precursori sul piano nazionale. Quest'anno abbiamo deciso di ripetere l'esperienza dello scorso anno e di chiudere con un grande artista italiano. L'emozione di avere stasera Vinicio Capossela è per me difficile da contenere».
E stasera è la notte di Vinicio, la notte attesa con fibrillazione dai tantissimi che sono passati per Ariano in queste sere di Festival e di quelli che verranno stasera, per celebrare quello che si preannuncia come un vero rito, un happening da non perdere.
«L'evento di stasera è unico - commenta Gianfranco Cardinale dei Red Sox - perché è la prima volta che Capossela si esibisce in un festival, tra le tante richieste che ha ricevuto e che sappiamo lui vaglia molto attentamente, ci ha scelto e ne siamo orgogliosi. Anche la scelta di esibirsi con Enzo Del Re e la Banda della Posta di Calitri è sua, noi lo ringraziamo per aver creato questa particolare alchimia proprio per noi». Del Re, cantautore anarchico e figura di culto della scena musicale impegnata degli anni '70, sta infatti vivendo una seconda giovinezza artistica. La Banda della Posta di Calitri è il gruppo folkloristico del paese irpino dove ha origine la famiglia del cantautore che ha partecipato attivamente alla protesta contro la discarica sul Formicoso e al grande concerto dell'anno scorso. Ironico, sentimentale, straripante istrionico, Vinicio Capossela ha nel DNA i blues di Tom Waits, le "chanson" di Paolo Conte, il teatro di Brecht , il surrealismo, sonorità fragorose di matrice balcanica, pantomime circensi e atmosfere crepuscolari. Quello che non terminerà oggi è il Folkintour.
«Siamo veramente soddisfatti - conclude il presidente dei Red Sox Michele Sasso - del riscontro avuto dalle nostre "esplorazioni" del territorio, che continueranno nel prosieguo dell'anno perché l'Irpinia, turisticamente, ha carte da giocare in ogni stagione. Con formule innovative come il "trekking urbano" o le gite in fuoristrada abbiamo mostrato sotto una nuova luce i meravigliosi paesaggi e i tanti monumenti di cui è ricco il territorio e fatto conoscere i sapori e i prodotti della nostra terra».
Successo anche per CineZone, SonaZone, CircusZone e per il Folkbullettino, originale giornale del festival. L'ultimo dj set è dello spagnolo Lord Sassafras con la sua "solar world music".

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