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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura Macerata Campania

'Sogno di Giuseppe' all'oratorio di Caturano

Macerata Campania - Oggi 20 maggio nel teatro "Ugo e Maurizio Casertano" presso il Centro Colorizio della parrocchia di S.Marcello Martire di Caturano, con i ragazzi del 1° anno di cresimo, nell'ambito del progetto parrocchiale "fare catechesi con...

Oggi 20 maggio nel teatro "Ugo e Maurizio Casertano" presso il Centro Colorizio della parrocchia di S.Marcello Martire di Caturano, con i ragazzi del 1° anno di cresimo, nell'ambito del progetto parrocchiale "fare catechesi con la drammatizzazione", si è realizzata la rappresentazione teatrale "il sogno di Giuseppe", una delle più belle pagine dell'Antico Testamento.
La drammatizzazione, rappresenta nelle linee generali, narra della storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe, che fu venduto dai fratelli, perché gelosi, a dei mercanti ismaeliti che a loro volta lo vendettero a Putifarre, 1° ministro del faraone. Tra varie vicende Giuseppe si rivela un interprete dei sogni e convocato dal faraone, dà un interpretazione del sogno che lo tormenta profetizzandone la soluzione. In Egitto ci sarebbero stati sette anni di abbondanza seguiti da sette anni di carestia, rappresentati rispettivamente da sette vacche grasse e sette vacche magre.
Il faraone gli conferisce così l'incarico di sovraintendere ai lavori sia negli anni di abbondanza che di carestia e Giuseppe assolve per bene tale compito favorendo anche nella carestia la grandezza dell'Egitto. Intanto nella terra di Canan I fratelli di Giuseppe, provati dalla fame vanno in Egitto per chiedere grano e scoprono che il loro benefattore e proprio Giuseppe che perdona i fratelli e li invita a venire con le mogli in Egitto dove rimarranno fino alla liberazione dallo stato di schiavitù da parte di Mosè.
Questa storia, forse tra quelle più significative sul perdono che porta alla pace, ha tenuto impegnati i ragazzi nella parrocchia, in vari incontri pomeridiani dove hanno imparato le canzoni, i dialoghi, hanno socializzato, anche litigato ma hanno soprattutto imparato a rispettarsi reciprocamente, a perdonare, a sacrificarsi per la buona riuscita dello spettacolo.
Costante è stata la guida di chi ha curato la realizzazione dello spettacolo, la prof.ssa Teresa Cerreto insieme alla dott.ssa Luciana Piccirillo, coadiuvante dalla direttrice del coro Marianna e dalla direttrice di ballo Rossella nonché dagli ingegneri informatici Giacomo, Giovanni e Luca.
Le famiglie, anch'esse impegnate nei vari pomeriggi, hanno sostenuto e incoraggiato i ragazzi dando valore con la loro collaborazione a ciò che si stava realizzando. Tutto ciò si è svolto in un clima gioioso e si è concluso con delle riflessioni del nostro parroco Don Mimì Picirillo sull'importanza del perdono in un mondo come quello attuale dove sembra prelevare l'invidia, l'arroganza, la prevaricazione e tanti altri sentimenti negativi che i nostri ragazzi percepiscono ma che non condividono, anzi sono pronti a combatterli con "l'amore verso il prossimo" inteso nel senso più ampio della parola, come condivisione, aiuto, protezione, rispetto e tante altre positività che portano ad un orientamento della vita verso la verità, la giustizia … la pace. I locali interni ed esterni dell'oratorio erano stracolmi e i ragazzi si sono sentiti altamente gratificati per ciò che hanno saputo realizzare.
Un augurio sincero a questi giovani, che saranno gli uomini del domani, di vivere sempre alla luce di quelli che sono veri valori della vita e di non lasciarsi mai inquinare, sopportando anche le avversità che puntualmente ci vengono addosso quando percorriamo la strada dell'amore.

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