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Cultura Marcianise

I giorni della canapa: storia per immagini in Terra di Lavoro

Marcianise - Il 28 Giugno 2012 alle ore 18.00 presso il Palazzo della Cultura Ex Monte dei Pegni, sito in via Duomo a Marcianise (Ce), si terrà la presentazione del libro "I GIORNI DELLA CANAPA – STORIA PER IMMAGINI IN TERRA DI LAVORO" di...

Il 28 Giugno 2012 alle ore 18.00 presso il Palazzo della Cultura Ex Monte dei Pegni, sito in via Duomo a Marcianise (Ce), si terrà la presentazione del libro "I GIORNI DELLA CANAPA – STORIA PER IMMAGINI IN TERRA DI LAVORO" di Salvatore di Vilio, con testo di Fiorenzo Marino e prefazione di Luigi Parente.
Salvatore Di Vilio classe 1957, nasce a Succivo, Caserta. Frequenta la facoltà di Architettura di Napoli. Interrompe gli studi universitari per dedicarsi alla fotografia. Dal 1980 è presente nei settori della ricerca fotografica. Partecipa a mostre e rassegne nazionali e internazionali.
L'evento, organizzato dalle Associazioni culturali Ottantuno ed Etnie, entrambe presenti da qualche anno in maniera attiva sul territorio di Terra di Lavoro, rientra nel circuito del ciclo di eventi promosso dall' Informagiovani di Marcianise "R...Estate con noi" e si avvale del patrocinio dell'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Caserta.
Il libro è il frutto di trent'anni di ricerca, passione e appartenenza al territorio di Terra di Lavoro. All'interno del libro si possono trovare fotografie scattate dal fotografo Salvatore Di Vilio nell'ultimo periodo nel quale la canapa lentamente scompariva dalla filiera economica, oltre a una dettagliata e accurata raccolta di foto d'epoca che testimoniano i mutamenti del paesaggio rurale e della "fatica".
Il critico d'arte Enzo di Grazia scrive "Il volume di Marino e Di Vilio apre un ventaglio di riflessioni decisamente impraticabile, per ampiezza e per profondità; e getta un sasso ben grosso (forse stile "Regi Lagni") in una palude che ancora non accenna a diradare puzza e timori. Un artista non ha il dovere delle proposte politiche; ma da sempre sono stato convinto ed ho dichiarato che ha almeno il dovere di segnalare le realtà.Il libro e la mostra intrigano, anche se non hanno nè la pretesa nè il dovere di indicare soluzioni. Purtroppo, per dirla col principe di Salina, tutto cambierà perchè niente cambi; e, quello che è peggio, forse bisognerà tornare indietro per andare avanti, recuperando il minimo di umanità possibile dopo essere stati ridotti a produttori e consumatori, risparmiatori e clienti delle banche."
All'interno della sala convegni del Palazzo Monte dei Pegni di Marcianise, nella quale sarà allestita una mostra fotografica, verrà dapprima proiettato il video realizzato a corredo del testo di Di Vilio, seguirà un dibattito sul tema in cui interverranno il fotografo Salvatore Di Vilio, il giornalista e critico d'arte Enzo Battarra, l'architetto Raffaele Cutillo, il Dirigente Scolastico del Liceo Classico di Aversa Tommaso Zarrillo, lo storico Donato Musone dell'associazione culturale Risvegli Culturali (sulla coltivazione della canape nel circondario di Marcianise nel 1800) e Michele Castaldo per Assocanapa " Coordinamento Nazionale per la Canapicoltura " in qualità di Membro del Consiglio Direttivo e Referente per le Regioni Campania e Calabria, il quale ci illustrerà alcuni progetti di ricoltivazione e nuovi usi della canapa in Terra di Lavoro e non solo.A conclusione dei lavori sarà proiettato un video sulle fasi di lavorazione della canapa in Terra di Lavoro a cura dell' associazione culturale Antico Presente.
Il Palazzo Monte dei Pegni, come si evince dagli scritti dello studioso Salvatore Delli Paoli, "nacque nel 1564 ad opera di Giulio Foglia e di una congrega laicale costituita da 41 membri che si propose il compito di svolgere l'attività di prestito su pegno per venire incontro alla povera gente strangolata dall'usura". Ha svolto la sua funzione fino all'inizio del XX secolo, fino a rischiare l'abbattimento alla negli anni '70. Verso la metà degli anni '80 dopo un lungo lavoro di riqualicazione, diventò "Palazzo della Cultura", ospitando importanti rassegne, dibattiti e mostre, alcune delle quali di respiro internazionale grazie alla collaborazione con personalità di rilievo come il gallerista Massimo De Simone e il critico d'arte Massimo Bignardi.
Durante l'ultimo decennio il Monte dei Pegni ha ospitato il corso di laurea di Design Industriale della Facoltà di Architettura della SUN (Seconda università di Napoli), privando la città del suo riferimento logistico adibito alle attività culturali.
In maniera fiera e orgogliosa, e con l'entusiasmo che le contraddistingue, le associazioni di Marcianise finalmente tornano ad impossessarsi del Palazzo della Cultura organizzando manifestazioni culturali di spessore tra non poche difficoltà e in maniera indipendente, facendo leva quasi esclusivamente sulle proprie forze e capacità, con l'intento e il desiderio che qualcosa cambi e che questo tipo di attività siano sostenute e promosse ciclicamente dall' amministrazione comunale e dal sindaco in particolare. Il Barone rampante di Italo Calvino insegna "Capì questo: che le associazioni rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone, e danno la gioia, che raramente si ha restando per proprio conto, di vedere quanta gente c'è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone…"

BIOGRAFIA DELL'ARTISTA
Salvatore Di Vilio - Succivo (CE) 1957.Frequenta la facoltà di Architettura di Napoli. Interrompe gli studi universitari per dedicarsi alla fotografia. Dal 1980 è presente nei settori della ricerca fotografica. Partecipa a mostre e rassegne nazionali e internazionali.
Mostre Personali: Savona, Galleria della Mandorla, Dentro il rito, 1982; Sant'Arpino (Ce), Palazzo Ducale, Immagini del Carnevale, 1982; Orta di Atella, Sala Comunale, Orta di Atella: dentro le case, dentro la storia, 1984; Varsavia, Akademia Polytechnicne, Naples-Poland-Italy, 1984; Napoli, Intra Moenia, Tipi da discoteca, 1997; Mezzago(Mi), Sala mostra Biblioteca Civica, Fabbriche, 2002; Acerra(Na), Galleria fotografica "Tina Modotti", Fabbriche, 2004; Napoli, Spazio Feltrinelli, Il turista incantato, 2006; Napoli, Sala Esposizione Istituto Cervantes, Diaproezione: Nel cuore del Barocco Uno studio sul Mausoleo di Don Pedro de Toledo Napoli 1560 - Napoli 2006; Orvieto, Palazzo dei Setti, Prima del Ballo, 2007; Lishui, Cina 13° Festival Internazionale di Fotografia, Il turista incantato, 2007; Montecchio Emilia (RE), Castello di Montecchio - 26° Foto Festival - Opere Ricerche Fotografiche, 2008; Pordenone, Galleria la roggia - Il turista incantato, 2010; Sant'Andrea di Conza (AV) - Ex Fornace - FABBRICHE CULTURALI - Archeologie Industriali e Nuovi Usi ."Fabbriche" - fotografie e videoproiezione, 2010;
Tra gli altri, hanno scritto di lui: Franco Arminio, Enzo Battarra, Michele Buonuomo, Giulio Baffi, Jolanda Capriglione, Federica Cerami, Raffaele Cutillo, Antonio D'Agostino, Andrea Di Consoli, Enzo Di Grazia, Fiorenzo Marino, Giuseppe Montesano, Gerardo Pedicini, Gianpaolo Graziano, Maurizio Vitiello, Eugenio Tinto, Vincenzo Trione.
_OTTANTUNO nasce nel 2009 ad Aversa, Caserta, dall'idea di tre giovani architetti, Caterina Belardo, Luigi Rondinella e Silvia Tartaglione, come insieme collaborativo di architetti ed artisti teso allo svolgimento di indagini sul "recupero culturale" del territorio. OTTANTUNO riversa in modo eclettico le sue attenzioni sui disagi culturali e territoriali dei contesti antropizzati, elaborando trasversalmente il concetto di "trasformazione", indagato nelle sue potenzialità compositive ed espressive. OTTANTUNO segmenta la sua struttura in due macro-settori dedicati all'architettura e alla promozione di artisti campani e non solo mediante l'organizzazione di mostre e workshop. Il progetto collettivo OTTANTUNO si è avvalso della collaborazione del grafico Giacomo Ferrandino e della storica dell'arte Lucia Ferrara. Attualmente l'organizzazione degli eventi è curata interamente dagli architetti Caterina Belardo e Silvia Tartaglione.
Tra gli altri, hanno colloborato con OTTANTUNO gli artisti Peppe Ferraro, Raffaele Bova, Livio Marino, Antonello Tagliafierro, Giovanni Izzo, Angelo Maisto, Charlotte Sorensen, Vincenzo Iodice, Clare Galloway, Luigi Esposito, Luca Lubello, Pietro Montone.
https://ec2.it/ottantuno/articlesspazio81associazione@gmail.com
_Il percorso In-differente dell'Associazione Culturale Club ETNIE inizia nel 2004. Un gruppo folto di amici, stufi di trascorrere le proprie serate in auto, al bancone di un bar iniziano a preferire il bancone di un club, proprio lì nel centro storico della città, in piazza Umberto I, quella piazza oramai spopolata, nei locali di una tipica casa a corte. Una storia come tante a Marcianise, definita "la città dei club" nel testo Terre in disordine edito da Minimum Fax nel 2009. Testo nel quale, tra le associazioni più attive del territorio, viene citato anche il Club ETNIE grazie al progetto Terra di pugili, raccolta di storie e foto dei grandi campioni del pugilato marcianisano. Una storia come poche, una storia In-differente. I soci etnici cercano di legare in maniera in-differente le più svariate forme artistiche, dalla fotografia alla pittura, dalla musica al teatro, dal cinema alla danza. Una in-differenza legata al territorio attraverso eventi come Jate a faticà! Festa di cibo e canti popolari col Gruppo Musicale Antico Presente, appuntamento giunto quest'anno alla terza edizione, unito ai corsi di danze e balli popolari, alla promozione di musicisti emergenti di casa nostra e agli spettacoli di teatro sperimentale.Una in-differenza che va oltre, guarda lontano e sogna, a braccetto con la zingara del cantautore bresciano Ettore Giuradei (premio Tenco nel 2008), al passo dei ritmi gitani del duo italo-americubano La Reina Desnuda, canticchiando i pezzi in stile Neapolitan Hard - Pop dell'amico Nicola Caso, sperimentando nuovi generi attraverso la dark comedy musicale La Sacra Famiglia della band napoletana I Pennelli di Vermeer, fino alle Mozzarella Stories di Riccardo Ceres. Salutando così "Akwaaba To Ghana. Benvenuti in Ghana", motto della serata organizzata in collaborazione con l'associazione italo - ghanese "Amicus Onlus"Una In-differenza che ri-torna, sempre.

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