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Assaggi di Napoli di Aldo Di Mauro, in un libro le eccellenze della citta'

Napoli - Martedì 6 maggio alle ore 11.30 presso la Sala degli Angeli dell'Università "Suor Orsola Benincasa" al Corso Vittorio Emanuele si svolgerà la presentazione del libro di Aldo Di Mauro Un assaggio di Napoli (grauseditore). Indirizzo di...

Martedì 6 maggio alle ore 11.30 presso la Sala degli Angeli dell'Università "Suor Orsola Benincasa" al Corso Vittorio Emanuele si svolgerà la presentazione del libro di Aldo Di Mauro Un assaggio di Napoli (grauseditore). Indirizzo di saluto del Rettore Lucio D'Alessandro. Al dibattito interverranno Lello Esposito, Stefania Tondo, Titta Fiore, Maurizio Di Mauro. Modera Michele Iossa. Saranno presenti inoltre Vincenzo Danise, Massimo Masiello ed Enrico Mosiello
L'Università Suor Orsola Benincasa ospita la presentazione del libro Un assaggio di Napoli di Aldo Di Mauro (grauseditore). Le eccellenze di Napoli, l'immagine di una città in positivo. Tanti assaggi di quella Partenope di cui si riflette ultimamente un'immagine appannata. A partire dalla copertina che riproduce una delle classiche immagini della città, quelle da cartolina, un olio su cartone di Theodore Duclere, il pittore napoletano di origine francese, discepolo di Pitloo. Aldo Di Mauro con Un assaggio di Napoli (grauseditore) prova a mettere insieme le eccellenze di quella e di questa Napoli. Sono vari gli "assaggi" di una città dei quali se ne vorrebbe di più, perché la lettura del libro induce a cercarne ancora. Dalle ricette della nonna, al teatro, alla musica, la cultura, la medicina, la religione. Emerge un'immagine di cui il libro è giusto viatico per procedere al percorso della conoscenza di una città dai mille primati ma che, come diceva Raffaele Viviani nella splendida Campanilismo, parlando di quando un napoletano "fa" qualcosa, non sa apprezzarli adeguatamente. "Qualunque cosa fa, siente: ' E ched'è?' ' 'O ssaccio fà pur'io'. 'Senza pretese'. E chesto simme nuie. Dopo di che, Nun se fa niente 'e buono a stu paese? E tu, Napule mia, permiette chesto? Strignece 'mpietto a te, figlie e figliaste. Arapencelle 'e braccia e fallo priesto: avimm' 'a stà a 'guaglione' e simmo maste". E qui si aprirebbe tutto un capitolo di riflessioni su una letteratura ampia che mette le radici nella incapacità di fare marketing, di fare sviluppo economico autonomo partendo dalle risorse naturali patrimonio della regione. Laddove per patrimonio bisognerebbe intendere pure tutti quei cervelli spuntati in ogni disciplina, ma che per moltissimi motivi sono andati via. Un assaggio di Napoli (grauseditore), come si diceva prima, allora, diventa un antipasto, giusto per restare alla metafora culinaria. E che rimanda a tutti quei "link" aperti da Di Mauro, per rileggere, riappropriarsi e, non senza una buona dose di sano orgoglio, di una storia, di una memoria, ma anche di un presente, non sempre noto ai conterranei, ma fuori dai confini regionali, straripante di riconoscimenti. Ai lettori non napoletani il libro di Aldo Di Mauro trasferisce una minienciclopedia della realtà, come è stata, come è e come potrebbe essere. Se solo, per primi gli abitanti di questa regione, dove risiedono tutte queste eccellenze, ne prendessero coscienza e le preservassero. E' sintomatico che i capitoli più ampi del libro siano dedicato alla poesia e alla musica, due delle grandi passioni dell'autore.

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