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'La Torre' di Recale rivive: visite guidate a Villa Porfidia

Recale - Per la prima volta il simbolo della storia di Recale, il casale del tardo settecento appartenuto alla famiglia ducale dei Bovino di Guevara, oggi chiamata Villa Porfidia o semplicemente "Torre", diviene uno dei punti cardine di un...

Per la prima volta il simbolo della storia di Recale, il casale del tardo settecento appartenuto alla famiglia ducale dei Bovino di Guevara, oggi chiamata Villa Porfidia o semplicemente "Torre", diviene uno dei punti cardine di un percorso turistico provinciale che, partendo dall'anfiteatro campano di S.Maria CV passa per i siti storici di Macerata Campania, per la Reggia di Carditello sino alla Torre. L'amministrazione guidata da Patrizia Vestini ha quindi sottoscritto il partenariato del progetto sammaritano "La città sotto la città" e da oltre dieci giorni fervono i preparativi nell'attesa che giungano turisti da ogni luogo. A coordinare il tutto l'assessore Lello Porfidia: "finalmente abbiamo l'occasione di aprire Villa Porfidia al pubblico e farla conoscere a chi lo desidera. Il vero motore dell'iniziativa sono, come sempre, i volontari che stanno dedicando anima e corpo alle tante iniziative culturali che si svolgono durante tutto l'anno. Partendo da una serie di documenti storici, dalle testimonianze degli stessi proprietari e da qualche curiosità, abbiamo quindi pensato ad un tour guidato che, partendo dalla descrizione della struttura, faccia perno sulle bellezze e le rarità botaniche del giardino italo-inglese e riproponga uno spaccato della vita del tardo settecento. Villa Porfidia può essere il cardine, come lo è stato per alcune iniziative locali che abbiamo già realizzato, per altri eventi culturali di caratura provinciale o regionale. Il nostro sogno è quello di realizzare un corteo borbonico che faccia rivivere, nei minimi dettagli, la vita di quello che era un centro culturale e di caccia a due chilometri dalla Reggia di Caserta e lavoreremo per proporlo al grande pubblico." Visite guidate gratuite quindi a partire dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 di Sabato 27 Settembre. Gli abiti del tardo settecento sono stati realizzati dall'artista recalese Maria Franzese. L'amministrazione comunale ha anche organizzato un servizio navetta gratuito che collega l'anfiteatro campano a Villa Porfidia. Sarà possibile visitare ogni angolo della villa tranne il piano nobile che, pur essendo stato ristrutturato, non è ancora attrezzato ad accogliere il grande pubblico.

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